SERIE B

L’Avellino non sa più vincere: al “Partenio – Lombardi” il Crotone fa bottino pieno

L’Avellino non sa più vincere. Al “Partenio – Lombardi” passa anche il Crotone dell’ex Ciano che grazie all’1-2 finale raccoglie tre importantissimi punti in chiave salvezza condannando al secondo stop casalingo stagionale la formazione biancoverde, oggetto di contestazioni al termine del match.

AVELLINO (3-5-2): Gomis, Pisacane, Ely, Chiosa; Petricciuolo, Filkor (1’st Soumare), Kone, Arini (70’st Angeli), Zito (79’st Arrighini); Castaldo, Comi. A disp.: Frattali, Fabbro, Pozzebon, D’Angelo, Vergara, Schiavon. All.: Rastelli

CROTONE (4-3-3): Gobbo Secco, Balasa, Gigli, Dos Santos, Ferrari; Dezi, Minotti (74’st Beleck), Salzano; Oduamadi (64’st Suciu), Torregrossa, Ciano (83’st Ricci). A disp.: Concetti, Sprocati, Padovan, Berardocco, Martella, Zampano. All.: Drago

Arbitro: Roca di Foggia

Marcatori: 7’pt Ciano (C), 25’pt Comi (A), 79’st Salvano (C)

Note. Ammoniti: 9’pt Torregrossa (C), 67’ st Ely (A), 90’st Gobbo (C)

“15 minuti di assenza per la vostra totale incompetenza”. Comincia con questo striscione esposto in Curva Sud il sedicesimo turno di campionato per l’Avellino che, prima del fischio di inizio, consegna a Rastelli, attraverso il Direttore Generale Massimiliano Taccone, una targa celebrativa per le centro presenze totalizzate alla guida dell’Avellino. Il tecnico di Torre del Greco lancia dal 1’ il rientrante Zito con Petricciuolo sull’altra corsia esterna. In mediana il trio Filkor – Kone – Arini alle spalle della coppia Castaldo – Comi. L’inizio non è dei migliori per i padroni di casa che al settimo minuto di gioco vanno in svantaggio. Calcio di punizione dal vertice destro dell’area di rigore biancoverde. Sul pallone si presenta l’ex di turno Camillo Ciano che col sinistro s’inventa una traiettoria a giro che lascia sul posto Gomis che vede depositarsi la sfera nell’angolo più lontano.  Per il fantasista di Marcianise nessuna esultanza dinanzi al suo ex pubblico. La prima reazione passa per i piedi di Arini che al 12’ carica il destro troppo centrale e facilmente bloccato da Gobbo Secco. Un minuto dopo Zito su punizione pennella per la testa di Ely ma l’incornata del centrale brasiliano sfiorerà la traversa. Dall’altra parte, minuto sedici, ci prova ancora Camillo Ciano la cui conclusione termina abbondantemente alta. Si riempie nel frattempo la Curva Sud il cui incitamento alla squadra non tarda ad arrivare. Una scossa che accompagna il pareggio che i biancoverdi agguantano al 25’. Pallone per Castaldo che serve l’accorrente Zito: bordata col sinistro dell’esterno di Sorrento che viene intercettato da due difensori crotonesi che non riescono a respingere fuori la sfera che viene insaccata in rete dalla testa di Comi. Dopo tre gare di campionato ed una in Coppa Italia, l’Avellino torna a segnare, interrompendo il digiuno di goal.  Incassato il colpo, i pitagorici vanno nuovamente all’attacco in un paio di occasioni. Il primo tentativo nasce da una sponda di Torregrossa per Dezi il cui destro trova l’opposizione dell’ex compagno Gomis. Qualche istante più tardi pericolosa ripartenza di Salvano che per vie centrali vede l’inserimento di Torregrossa ma la sferzata della punta nissena finisce di poco fuori. La prima frazione si chiude con una serpentina di Zito che si accentra ma il tiro non è baciato dalla fortuna. Al  ritorno dagli spogliatoi Rastelli toglie uno spento Filkor che lascia il posto a Soumarè. Il primo acuto nella ripresa è dei biancoverdi che cercano di alzare il baricentro offensivo: Sulla trequarti Soumarè serve Koné che entra in area e serve in zona defilata Comi. L’attaccante crossa al centro per Castaldo che però viene anticipato quasi sulla linea da Gigli. Al 55’ il pallone carambola nell’area di rigore irpina dopo il calcio di punizione di Salzano: Ciano pecca di egoismo, tentando due volte la conclusione senza inquadrare lo specchio della porta. E’ ancora l’ex di giornata  rendersi pericoloso su calcio di punizione replicando lo stesso movimento che lo aveva portato al goal. Questa volta, però, Gomis devia in angolo. L’Avellino risponde nell’azione seguente con una percussione di Soumarè che tenta il raddoppio dal limite dell’area. Una ghiotta chance si presenta al 75’ quando su calcio d’angolo Comi va a botta sicura ma Gobbo Secco compie il miracolo salvando sulla linea. Goal sbagliato goal subìto. E’ il caso dei pitagorici che, graziati in precedenza dall’arbitro Roca su una trattenuta in area di Ferrari su Comi, trovano il raddoppio al 79’: Salzano da fuori area calcia di controbalzo, infilando Gomis. Piove sul bagnato per l’Avellino che perde Zito per infortunio il cui posto viene preso da Arrighini. Assalto dei locali nei minuti: all’87’ affondo sulla fascia sinistra dell’ex Pontedera col pallone che filtra in area arrivando a Castaldo protagonista di un tiro debole che non impensierisce Gobbo Secco. Allo scoccare del 90’ l’azione che non ti aspetti: Soumarè  viene atterrato da Gobbo e Roca concede calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Castaldo che si fa ipnotizzare dall’estremo difensore pitagorico. Un’azione simbolo del pomeriggio amaro da dimenticare al più presto dall’Avellino.

 

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