Gruppo, società, programmazione, voglia di vincere. Componenti imprescindibili se si vuole disputare un campionato esaltante come quello dell’Avellino targato 2013/2014. C’è un elemento, però, comune a poche compagini. Stiamo parlando, manco a dirlo, del calore ineguagliabile del Partenio-Lombardi, il mitico catino biancoverde. Quest’anno, tra le mura amiche, i lupi hanno realizzato 26 punti su 37 totali frutto di 8 vittorie, 2 pareggi ed 1 sola sconfitta, numeri sbalorditivi per un torneo storicamente equilibrato come quello cadetto, contraddistinto da squadre corsare ed imprevedibili. <----- clicca qui Sul fronte media spettatori, come mostra lo studio del sito “stadiapostcards” dopo Cesena, Palermo e Pescara, staccata di pochissimo, c’è l’Avellino con 8,364 tifosi a partita (in netto aumento rispetto lo scorso campionato). Il numero maggiore di presenze in un singolo incontro si è registrato in occasione della sfida con il Palermo, nell’ultima gara interna con il Padova e nel derby con la Juve Stabia (10.000 spettatori). I tagliandi della Curva Sud, storico covo degli ultras avellinesi, sono terminati in quasi tutti i confronti casalinghi. Per il futuro le presenze, complice la campagna abbonamenti del girone di ritorno lanciata dalla società, sono destinate ad aumentare ulteriormente. A marzo, inoltre, dovrebbero riprendere i lavori di messa in sicurezza del settore curva nord e la capienza, tristemente ferma a 10,215 unità, dovrebbe schizzare a 16,500. L’emorragia di tifosi in Italia sembra non avere fine. La fede per l’Avellino si dimostra ancora una volta più forte delle limitazioni e delle dirette Tv.