Strani arbitraggi, cattivi pensieri: coincidenze? E contro il Novara?

Dopo l’arbitraggio scandaloso di Manganiello, ecco quello di Ghersini. Avellino ora insorge, Avellino chiede rispetto. La risalita in classifica dei biancoverdi è stata frenata, nelle ultime due gare, da arbitraggi a dir poco deprimenti. Due indizi non faranno una prova, ma fanno di sicuro qualche punto perso.
Tira una brutta aria.
Nei confronti dell’Avellino qualcosa è cambiato da parte dell’intero sistema. Guarda caso proprio dopo la richiesta di penalizzazione. Sembra quasi che Avellino debba pagare a tutti i costi. Una voglia di “far giustizia” che in altri casi, ben più gravi e ben più accertati di quello che riguarda l’Avellino, non si è mai vista.
Ma andiamo ad analizzare gli episodi incriminati.
Con il Perugia fischia Manganiello di Pinerolo.

Già la designazione suscita qualche polemica. La trasferta di Varese nella stagione 2013-14 (gol fantasma di Angiulli, evidente carica di Ely su Terracciano in occasione del pareggio) e quella di Vicenza nell’anno successivo (gol regolare annullato a Comi) sono ancora nella mente e negli occhi di tutti.
I timori si rivelano sensati sin dal primo minuto della sfida col Grifone.
Belloni crossa al centro dalla sinistra e Dossena, col braccio nettamente largo, commette fallo di mano. Rigore piuttosto evidente per tutti. Più evidente, se si vuol fare un paragone, di quello che ha permesso alla Juventus di battere il Milan con il rigore di Dybala al 95′. Ma non per Manganiello. La partita poi prende la piega peggiore per i lupi, che vengono travolti dal ciclone Di Carmine. A risultato già conpromesso, il fischietto piemontese rincara la dose. Prima il rosso diretto a Djimsiti per un fallo scomposto, ma privo della reale intenzione di far male. Poi quello a Gonzalez, ancora più clamoroso. Il difensore uruguaiano entra a gamba tesa, ma colpisce l’avversario solo con il resto del corpo. Insomma, la gestione dei cartellini lascia a desiderare e finisce inevitabilmente per condizionare anche la gara di La Spezia.
In Liguria Novellino deve fare a meno di due difensori titolari ed è costretto a rispolverare Migliorini e Solerio.
A fischiare stavolta è Ghersini. L’arbitro della promozione in serie B a Catanzaro, ma anche di un contestatissimo Avellino-Trapani nella stagione 2013-14. A far clamore, però, è soprattutto il fatto che Ghersini sia di Genova. Un ligure ad arbitrare lo Spezia.

Dietrologia e sospetti non aiutano, ma effettivamente anche in questo caso i timori della vigilia trovano riscontro. Ai lupi manca infatti almeno un rigore. Non è facile da valutare il tocco di mano di Valentini al 59′ su cross di Laverone. Ma il fallo con il quale Chichizola stende Ardemagni nel finale pare piuttosto plateale. Sarebbe stato il rigore del possibile pareggio. Un punto pesantissimo per la classifica dei lupi.
Insomma, una doppia direzione che ha finito per tagliare le gambe all’entusiasmante rimonta dei lupi.
E che ha fatto giustamente infuriare Novellino e il diesse De Vito. “C’è una certa situazione contro di noi”, ha tuonato il tecnico ai microfoni di Radio Punto Nuovo. Anche De Vito come detto, generalmente poco incline alle polemiche, ha deciso di esporsi mediaticamente. Ora, con garbo, bisognerà farsi sentire anche con chi di dovere. E bisognerà chiedere maggiore attenzione e maggior rispetto. Visto l’andazzo, conviene alzare la voce il prima possibile.
Per evitare che nuovi arbitraggi sfavorevoli possano intralciare il cammino degli uomini di Novellino verso la salvezza.