Avellino, Insigne e la B dei creativi: lettura tecnica del suo ritorno
L’approfondimento sul possibile contributo del classe 1994

L’ormai imminente arrivo di Insigne all’Avellino riporta in Irpinia un profilo tecnico meritevole di un’analisi lucida e fondata su dati oggettivi. Dopo una stagione vissuta tra alti e bassi con la maglia del Palermo, il classe 1994 si ripresenta in biancoverde con numeri che raccontano di un giocatore ancora capace di incidere, soprattutto nella rifinitura. Analizziamo i dati.
Avellino, Insigne e la B dei creativi: lettura tecnica del suo ritorno
Nel campionato 2024/2025, Insigne ha disputato 25 incontri con i rosanero (1257 minuti), con 4 gol e 1 assist. Il suo contributo diretto è stato di 0.36 gol+assist ogni 90’, un dato che lo colloca nel 41° percentile tra gli attaccanti esterni e i trequartisti dello scorso torneo cadetto.
Ma è nella costruzione offensiva che il suo profilo si è distinto. Sempre secondo il report scouting di FBref, Insigne ha prodotto 2.22 passaggi chiave a partita, posizionandosi nell’84° percentile, dato che lo colloca tra i migliori rifinitori della B. I suoi passaggi progressivi sono 4.22 a gara, mentre i passaggi in area di rigore sono 2 ogni 90’ (89° percentile). L’ex Benevento è un giocatore che accompagna la manovra con continuità, agendo da raccordo tra centrocampo e attacco.
Dal punto di vista tecnico, ha completato 1.29 dribbling a partita, con un 66.7% di successo negli uno contro uno (99° percentile). Pur non essendo un dribblatore puro, usa il gesto tecnico per creare spazio e superiorità, riuscendoci con una certa costanza.
Nel sistema di Biancolino, Insigne può agire da trequartista con licenza di svariare su tutto il fronte offensivo. La sua capacità di giocare tra le linee, di ricevere spalle alla porta e di servire i compagni lo rende compatibile con le idee di gioco del tecnico e con le esigenze tattiche di un campionato che premia i profili creativi.
A livello di impatto, Insigne non è un finalizzatore puro, ma un costruttore di opportunità. Il suo valore, quindi, non si misurerà tanto nei gol, quanto nella qualità delle azioni che sarà in grado di generare. In una squadra alla ricerca di profili in grado di accendere la fiammella, insomma, il classe ’94 ha tutto per tornare ad essere protagonista, a suon di colpi di classe.