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Calcio Avellino, l’ex Ciro Polito: “Sarebbe un orgoglio vedere mio figlio ad Avellino. Lagomarsini? Farà valere le sue qualità. Lupi presto in alto”

L’Avellino guarda al mercato in vista della finestra di dicembre e più successivamente a gennaio. Uno dei nomi sul taccuino di Carlo Musa è Vincenzo Polito, terzino destro del Gela, e figlio d’arte, di quel Ciro Polito, portiere dell’Avellino circa 20 anni fa in Serie C.

Proprio Ciro Polito, intervistato da Radio Punto Nuovo, ha parlato dell’Avellino, dei ricordi di quella stagione in Irpinia e anche dell’interesse della società per il figlio Vincenzo, terzino del Gela classe 1999.

Queste le sue parole: “Vedere l’Avellino in queste categorie è un colpo al cuore. La piazza non si merita tutto questo, è una piazza da palcoscenici superiori e sono certo che con questa società nuova presto la rivedremo dove merita. Sto seguendo qualche partita, qualche vicenda, non è semplice trovare subito risultati dopo che si è partiti dopo Ferragosto e quindi c’è da stringere i denti”. 

Ciro è stato un portiere che si fece rispettare dai tifosi in quella stagione e ha voluto parlare di Lagomarsini, che tra l’altro conosce bene: “Lagomarsini lo conosco molto bene, ha avuto un inizio così così, ma credo che abbia le caratteristiche per portare punti all’Avellino e sono sicuro che da qui a fine stagione sarà un valore aggiunto perchè è un portiere che ha fatto cose buone anche in Serie C e credo che questa categoria non gli appartenga. Occorre attendere e già vedo che sta facendo vedere qualcosa di interessante”. 

Infine, ma parte cruciale dell’intervista, le parole su suo figlio, Vincenzo Polito, terzino destro del Gela, che l’Avellino sta monitorando anche se ancora non ha avviato contatti per l’acquisto. Queste le parole dell’ex portiere: “Mio figlio è un giovane del 1999, so che a Musa piace molto. Io non c’entro nulla su questa trattativa, però è chiaro che mi farebbe enormemente piacere solo a pensare che nel 2000 io ero ad Avellino e 20 anni dopo può giocarci mio figlio sarebbe un sogno. A mio figlio cosa direi se dovesse venire in Irpinia? Direi di dare il massimo per rispettare quella maglia gloriosa. Posso dire a mio figlio di riprendere quello che ho interrotto io 20 anni fa. Sono certo che la tifoseria lo accoglierebbe alla grande. E’ un giovane interessante, è un terzino destro, ha buoni piedi, ha ottime qualità, buona corsa. Ripeto, per me sarebbe un orgoglio, ad Avellino la gente mi vuole ancora bene e magari quell’affetto potrebbero ora riversarlo su mio figlio. So che non ci sono contatti ancora ma ripeto, sarebbe un onore”. 

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