Biancolino: “Non parlerei di derby. L’approccio? Dobbiamo mettergli paura. E su Tutino…”
Le dichiarazioni dell'allenatore dell'Avellino in vista della gara con la Juve Stabia

L’Avellino si prepara ad affrontare la Juve Stabia al “Romeo Menti” di Castellammare, dopo la sosta nazionali. Una sfida importante, un derby di Serie B che ai biancoverdi manca da oltre 7 anni. A presentare la gara, per gli irpini, è stato Raffaele Biancolino, l’allenatore dei Lupi.
Le dichiarazioni di mister Raffaele Biancolino
Queste le sue parole: “La settimana di sosta è servita per caricarci e recuperare qualche giocatore che aveva speso di più nelle ultime gare”.
Sulla gara: “Affrontiamo una squadra che in casa parte sempre forte, se analizziamo i numeri hanno fatto molti gol nella prima mezz’ora di gara. Vengono da un campionato sbalorditivo, stanno lavorando bene. Si tratta di una gara importante, non parlerei di derby ma di una gara campana. Probabilmente in questo momento la gara è sentita più dal loro lato che dal nostro. Sappiamo, però, che sia difficile”.
Sul ritorno a Castellammare: “Biancolino torna a Castellammare, ma quel Biancolino non c’è più. Ora è iniziato un percorso diverso, quello di questi anni mi ha portato a cancellare quello fatto da calciatore. Fa sempre piacere che ti ricordano alcune cose. Andiamo lì per fare la nostra partita, per giocarcela e farci trovare pronti. Non bisogna farsi distrarre”.
Su Roberto Insigne: “Il sistema di gioco che mettiamo in campo non lo agevola nelle proprie caratteristiche, lui è bravo a giocare tra le linee. Ma in questo momento gli chiedo sacrificio e per quello che gli sto chiedendo sta facendo un ottimo lavoro. In questo momento abbiamo bisogno di equilibrio, in ogni caso. Dobbiamo fare punti, ma arriverà il momento in cui potrà esprimersi al meglio”.
Su Tutino e Rigione: “Gennaro sta meglio, sta facendo passi in avanti. Sta recuperando benissimo, sta accorciando i tempi. Non so se sarà della partita, ma sto cercando di metterlo nelle migliori condizioni possibili. Non vogliamo affrettare i tempi e metterlo in difficoltà facendogli arrivare altri problemi. Rigione sta bene, ma non quanto Tutino, che si è già allenato in gruppo”.
Sulle rotazioni: “Stanno dando tutti il massimo. Sto vedendo una squadra con voglia e giocatori che vogliono conquistarsi questa maglia. Io l’ho già detto: qualsiasi scelta farò, sbaglierò sempre. Ma l’importante è che tutti diano il massimo, e lo stanno facendo”.
Sulle scelte: “Scelgo guardando agli allenamenti settimanali e alla squadra che affrontiamo. Abbiamo fatto un tipo di lavoro cercando di studiare il piano gara”.
Sull’approccio: “Bisogna saper soffrire e voler vincere. Affrontiamo una squadra che vorrà far di tutto per vincere, noi dobbiamo dare anche l’1% in più: per vincere duelli e riuscire a portare a casa un risultato positivo”.
Sugli attaccanti: “Davanti stiamo girando tanto, stiamo vedendo tanti giocatori. Scende in campo chi sta meglio. Dipende dall’avversario, ma anche dalla partita in casa o meno”.
Sulla trasferta vietata: “In una partita del genere non puoi far mancare i tifosi. Vengono danneggiati i tifosi dell’Avellino, che sono tra quelli che si muovono di più. Non mi sembra giusto che una squadra come la nostra, una città come Avellino, non possa usufruire di questa forza. Andando a penalizzare soprattutto i tifosi”.
Sul gioco della Juve Stabia: “La Juve Stabia giocherà con aggressività, noi dovremo essere bravi a tener botta e a far male quando ci capiteranno le nostre occasioni: dobbiamo mettergli paura”.
Sulla fascia sinistra: “I primi giorni Milani non si è allenato, veniva da un viaggio lungo. Da una partita dura, con avversari importanti. Lui è pronto, si giocherà le sue carte. Andrea Cagnano paga un po’ la mancanza della preparazione in ritiro, ma la condizione la recupera soltanto giocando: lo stiamo gestendo”.
Sul derby: “Il derby Napoli-Avellino giocato contro Abate? Quello è vero derby, quello è il vero calcio. Magari si offenderanno, ma io dico la verità: rispetto l’avversario ma se parliamo di derby, dobbiamo parlare di altre cose”.