Hombre de panza, hombre de importancia: lo diciamo in spagnolo e lo avremmo voluto come titolo. Non ce ne vorrà l’amico Francesco Cannavale, ma questa è la frase che meglio di tutte sintetizza la sua affermazione al Basilea Master 1300 svoltosi nel weekend al Tc Mercogliano. La silhouette conta poco nel tennis, almeno a questi livelli. Tecnica, timing sulla palla, diritto e rovescio precisi con preparazione compatta, ergonomica: il poliziotto di San Giorgio del Sannio, ma di moglie irpina, ha meravigliato solo chi non lo conosceva nel circuito. Lui arbitro, giudice arbitro, prossimo 4.2 delle classifiche Fit, è un grandissimo appassionato di questo sport. Il Tpra lo ha solo sfiorato ma con un rendimento eloquente: 7 vittorie in altrettante gare. In finale è scappato subito via: 4-1. Marco Carpentiero, sul campo che lo vede allenarsi settimanalmente con il maestro Niespolo, ci ha messo un po’ per imporre il suo gioco e peraltro riuscendoci solo a tratti: 4-4 e poi di nuovo 6-5 per Cannavale. Il break del dodicesimo gioco ha segnato il match. Il capolavoro in realtà era stato compiuto nei quarti di finale allorquando Cannavale è stato capace di fermare la testa di serie numero uno Alessandro Fois. Lui sardo di Alghero, romano d’adozione ma di moglie avellinese, con una gioventù da promessa del tennis, attualmente numero 19 della classica mondiale Tpra, è un habitué dei tornei promossi ed organizzati ad Avellino da Massimo Roca. Con lui ha condiviso una buona esperienza nel tabellone di doppio.
GLI ALTRI – Si è arreso solo in finale Marco Carpentiero. Il tennista di casa ha messo in mostra la solita eleganza nei colpi sotto i quali sono caduti sia il compagno di allenamento Vincenzo Iannuzzi che la testa di serie numero 2, Pietro Di Gennaro. In semifinale, il forfait di Preziosi lo ha privato sul campo di un probabile filotto. Il tabellone si è confermato di ottimo livello con la new entry del giovane Santopietro anche lui, come Cannavale pronto a salutare il circuito dall’alto della sua prossima classifica Fit 4.2.
DOPPIO – Splendida la gara di doppio sebbene non ci siano stati ribaltoni rispetto al pronostico della vigilia. Il maestro Michele Pepe ed il suo fido Fabio Bonavita hanno dimostrato di essere dei marziani a questo livello. Quel famoso spot televisivo recitava “T piace vincere facile?” con relativo inconfondibile jingle: crediamo sia venuto in mente a ciascuna delle tre coppie che si sono dovute arrendere ed hanno solo potuto applaudire i propri avversari, dotati di grande tecnica ed, ancora più, di grande senso tattico nella specialità. La coppia beneventana ha messo in campo tutta la propria esperienza concedendo appena dieci game in tre incontri, prima contro Iannuzzi e Carpentiero, poi contro Franco Primaverile e Simone Ancona ed infine nell’atto conclusivo contro Alessandro Fois e Massimo Roca. Gli sfidanti in finale ci sono arrivati grazie al match più bello del torneo di doppio vincendo al tie break contro Gaetano Airone e Modestino Battista a loro volta artefici di una buona prestazione nei quarti al cospetto di Edoardo Gimigliano e Domenico De Luca.
Un ringraziamento speciale al Tc Mercogliano, al maestro Piero Niespolo, alla preziosa Antonella che hanno reso possibile un altro splendido weekend di divertimento. Grazie anche al delegato provinciale della federtennis, Angelo Imbimbo, che ha premiato i vincitori.
I RISULTATI:
Ottavi: Fois (1) bye; Cannavale – D’Archi (n.d.); Santopietro bye; Garofalo (4) bye; Preziosi (3) bye; Zuccarino – Primaverile: 9/8; Carpentiero – Iannuzzi 9-7 (bye); Di Gennaro (2) bye.
Quarti: Cannavale – Fois: 9/6; Santopietro – Garofalo: 9/2; Preziosi – Zuccarino (n.d.); Carpentiero – Di Gennaro: 9/4.
Semifinale: Carpentiero – Preziosi (n.d.); Cannavale – Santopietro: 9/4.
Finale: Cannavale – Carpentiero: 9/6.
Quarti: Ancona/Primaverile (1) (bye); Pepe/Bonavita – Iannuzzi/Carpentiero: 9/3; Airone/Battista – Gimigliano/De Luca: 9/5: Fois/Roca (2) (bye).
Semifinali: Pepe/Bonavita – Ancona/Primaverile: 9/4; Fois/Ro