Ritorna al PaladelMauro la Sidigas Avellino che domenica affronterà per la prima volta la Dolomiti Energia Trento, compagine neopromossa in massima serie e reduce da tre vittorie consecutive. Dopo la quarta sconfitta al rush finale, la Scandone vuol voltare pagina definitivamente: «E’ una partita che viene dopo un’altra ferita sanguinante quale la sconfitta di Sassari – dice coach Frank Vitucci – e abbiamo bisogno di vincere e mettere in campo l’attenzione, quella voglia agonistica di tornare alla vittoria. M auguro e sono convinto che, pur bruciando le sconfitte nei finali in partite simili a quelle di lunedì, ci abbiano portato a crescere ulteriormente e ad avere la giusta esperienza nelle prossime partite importanti. Abbiamo giocato mettendo molto dal punto di visa del volume raccogliendo poco. Questo deve essere la molla motivazionale di aver acquisito l’esperienza e di metter in campo ovvero essere più efficaci dal primo all’ultimo possesso»
Trento: «Giochiamo contro una buona squadra , una neopromossa che ha una serenità nell’affrontare la stagione con un roster competitivo e lo sta dimostrando con atletismo e talento e che primaeggia nei rimbalzi, spinge nel numero dei possessi e ha mantenuto una parte del nucleo di giocatori che ha vinto il campionato e che ha inserito dei giocatori stranieri che danno solidità quali Mitchell e Sanders. Ci servirà una gara solida, facendo attenzione a tutte le situazioni di gioco».
Situazione infermeria: «Anosike oggi riprende ad allenarsi e lo abbiamo tenuto a risposo per affaticamento tendineo muscolare. Abbiamo preferito far così. In settimana Banks ha avuto la febbre e Hanga qualche piccolo problemino. Oggi, però, riavrò tutti».
Aspetto motivazionale: «Non mi aspetto un rilassamento per aver affrontato le prime della classe e non credo che sarà così. Mi attendo un’ottima prestazione».
Pressione di dover vincere: «Un po’di pressione c’è ed è logico. Mi sta anche bene. Esser pungolati li obbliga a fare le cose con maggiori attenzione. Con Pesaro era una situazione simile e le reazioni sono arrivate. La squadra ha sempre risposto nel modo adeguato e deve continuare a farlo, anche in modo migliore. Dobbiamo raccogliere qualche vittoria fondamentale».
Pascolo: «Trento è ripartito dal nucleo inserendo Flaccadori che è un ottimo giocatore e ottimi americani come Mitchell, cercato da molti club italiani. Pascolo è uno dei classici giocatori bravo a compiere il salto di categoria ovvero che più si alza il livello ma il suo gioco resta sempre uguale. È un ragazzo interessante, atleta atipico».
Bilancio dopo le prime otto giornate: «Abbiamo avuto un calendario molto duro in questa prima fase in cui abbiamo affrontato le migliori della classe. Giocheremo ciclo di partite contro avversarie del nostro livello e dobbiamo essere abili a sfruttarlo e non saranno impegni facili. Questo è il gruppo delle squadre con cui saremo in competizione. Siamo ad un quarto di campionato e chi ha qualcosa in più lo sta dimostrando. Adesso cerchiamo di far del nostro meglio».
Miglioramenti: «Bisogna riuscire ad eseguire le cose nel dettaglio e dobbiamo farlo bene nei momenti cruciali in cui dobbiamo essere più attenti e avere maggiore consistenza. Finora non abbiamo mai mollato ma nel momento di stringere deve esserci lo sforzo di chiudere il catenaccio. È un passaggio che per tanti motivi la squadra non ha ancora dimostrato di avere».
Mancanza di leadership nelle fasi cruciali: «La squadra deve spalmare la leadership e deve trovare l’uomo giusto che possa essere decisivo in quel frangente. Qualità e consistenza le abbiamo ma dobbiamo raggiungere anche quest’altro obiettivo. La panchina ad esempio ha dato qualcosa in più nell’ultima gara e, forse, questo può essere un valore aggiunto nel raggiungimento di questo traguardo».
Banks: «Sono convinto che la sua leadership verrà fuori. In questa settimana ha dovuto fare i conti con la febbre e ha bisogno di continuità negli allenamenti. A Sassari in generale il pacchetto esterni è stato messo a dura prova».