BASKET

Trasente: “La Scandone è amore e cultura del nostro territorio, obiettivi? Confermarci”

Il presidente traccia un bilancio alla guida del club e pensa già al futuro

La Scandone ed una passione che sta tornando a pulsare settimana dopo settimana tra parquet ed iniziative extracampo con un solo obiettivo: far risplendere il nome della Beneamata dopo anni di buio. Lentamente ci sta riuscendo Marco Trasente, imprenditore di Atripalda, intenzionato a rilanciare il nome di una realtà sportiva che è stata ed è ancora parte integrante della storia di Avellino e di tutta la provincia. I risultati nel campionato di serie B Interregionale hanno sin qui premiato l’operato del club biancoverde chiamato ad una missione non semplice ovvero quella di riconfermarsi.

Trasente che bilancio trae dell’operato svolto in questi mesi alla guida del club?

“Per quanto riguarda i risultati possiamo essere contenti. Ci troviamo attualmente terzi in classifica e non c’aspettavamo posizione così in alto alla luce della giovane età del roster costruito in maniera equilibrata. Non potevamo aspettarci né di essere primi né di essere ultimi: i ragazzi hanno creato un bel gruppo all’interno di un campionato in cui di domenica in domenica si vedono risultati spesso inattesi. Ad esempio Salerno è stata costruita per stravincere il campionato oppure Brindisi che viene a conquistare una vittoria esterna al PaladelMauro. E’ un torneo non semplice e divertente al tempo stesso dove trovi nomi di rilievo come giocatori del calibro di Laquintana o Merlo. E’ una serie B quasi a tutti gli effetti considerando che l’attuale serie B Nazionale la si può considerare una A3 per il livello elevato che la caratterizza.”

Cambiano adesso gli obiettivi rispetto a quanto vi eravate prefissati all’inizio del girone di andata? Col coach Sanfilippo ne ha parlato?

“Ne parlavo l’altra volta ai ragazzi al primo allenamento del nuovo anno: come noi abbiamo studiato gli avversari lo stesso si può dire per loro. Adesso nella trasferta di Marigliano o nella successiva a Corato ci dobbiamo attendere una difesa più arcigna sui nostri giocatori con maggiore esperienza realizzativa. Gli obiettivi non cambiano: siamo partiti un po’ in ritardo ma vogliamo rispettare la categoria e questi colori giocando un campionato equilibrato senza sprecare risorse ma rispettando il nome della squadra che portiamo scritto sulle nostre maglie. E’ un aspetto che sta riguardando tutti: società, staff tecnico, giocatori ed anche il tifo. Mi piace sottolineare come si è creato un bel seguito di supporters essendo una B interregionale.”

Bianco, Soliani e Trapani

La passione del pubblico per la Scandone è ancora forte.

“Certi amori fanno giri immensi e poi ritornano parafrasando una celebre canzone (ride ndr). Ci aspettavamo qualche persona al palazzetto ma non così tanti e siamo contenti che tante persone vengano a sostenerci e li ringrazio. Vedere la tribuna gremita fa capire come la passione per la Scandone sia ancora forte. Ci auguriamo di vedere sempre il palazzetto pieno anche per le altre realtà che giocano qui.”

Cosa significa essere il Presidente della Scandone?

“E’ una responsabilità importantissima e ne sono onorato. Tante persone che incontro per strada me lo ricordano e non te lo fanno mai passare di mente. Siamo coi piedi per terra. Noi non facciamo mai il passo più lungo della gamba misurando gli investimenti economici e gli sforzi ed essendo oculati su tutti credo che otterremo dei risultati positivi. Non ci dimentichiamo che la Scandone, oltre ad essere una squadra agonistica e cestistica, rappresenta un movimento che va dalla cultura e che arriva allo sport, vedi per esempio la sponsorizzazione che abbiamo voluto fare al Laceno d’oro. Non la vediamo come una semplice squadra di pallacanestro ma come un movimento che fa parte della nostra comunità e che ha avuto intorno persone di Avellino e provincia. Ieri sono andato al Memorial Raffaele Giannattasio e parlando col figlio Donato gli è venuto in mente tutto ciò che ruotava intorno alla Scandone quando il padre era l’allenatore. Ci auguriamo di rivivere questo movimento che non è solo la partita domenicale ma tutte le emozioni che comporta il nome Scandone.”

Nino Sanfilippo

Da settimane si parla di un rinforzare il vostro roster.

“Se serve un’altra persona la inseriremo e non ci nascondiamo. Non prenderemo il Michael Jordan della categoria ma un elemento che possa inserirsi bene nell’attuale rosa. Se troveremo che un giocatore che si sposa bene ai nostri meccanismi saremo lieti di accoglierla in squadra. Siamo contati per via di qualche assenza, è una necessità perché il campionato è lungo.”

Nei mesi scorsi ci sono stati contatti con la Del Fes. Ne riparlerete la prossima estate?

“Abbiamo sempre cercato di avere un incontro che non è andato a buon fine per vari motivi. Restiamo sempre aperti al dialogo con tutti sia con la Del Fes sia con altra squadra. Crediamo nella rinascita del movimento cestistico avellinese.”

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