In meno di un mese davvero può cambiare tutto. Quella vista sul campo negli ultimi ventotto giorni è stata la migliore Scandone Avellino targata Sidigas, una squadra che ha saputo regalare emozioni alla pari di quel gruppo che tra il 27 dicembre 2015 e l’inizio di aprile 2016 ha saputo collezionare dodici successi consecutivi in stagione regolare (escludendo la Final Eight di Milano). Se in quel caso il roster era al completo e senza infortuni, oggi siamo alle prese con una squadra che deve rinunciare ai suoi due lunghi e ad una rotazione in meno nel settore esterni dove Sykes, Nichols, Filoy e D’Ercole stanno facendo gli straordinari in attesa che il club possa rinforzare il roster. Una situazione delicata da cui una intera tifoseria e movimento cestistico biancoverde sperano di ricevere novità importanti al più presto. Vicende societarie a parte, c’è da celebrare un secondo posto che nessuno auspicava fino a poche settimane fa, in particolare dopo quel -46 incassato a Trieste il 16 dicembre scorso. Sembra una eternità eppure la Scandone ha saputo cambiar pelle guardandosi in faccia e mostrando il lato umano con ognuno dei suoi giocatori che ha saputo sposare davvero la causa biancoverde credendo in un obiettivo, in una mission. Le cinque vittorie di fila hanno premiato i lupi col secondo posto alle spalle della corazzata Milano (avanti con 28 punti) ma precedendo l’Umana Reyer Venezia reduce da tre ko e sole due affermazioni (in Irpinia aveva dominato con un + 30). Chiedere di meglio è impossibile se si tiene conto che Avellino ha realizzato 82 punti contro Pistoia col solo quintetto base. Una spanna su tutti è stato Demetris Nichols autore di un secondo tempo da vero fuoriclasse in cui ha mandato a scuola di fondamentali e tiro i malcapitati difensori toscani. Ed il tabellino recita 20 punti con 11 rimbalzi per un giocatore di 34anni che ricordiamo un mese e mezzo fa rischiava di star fuori fino a questo periodo della stagione per l’infortunio all’astrangalo precedente il big match casalingo contro la Reyer Venezia. Adesso arriva un’altra dura missione per coach Nenad Vucinic e l’intero staff tecnico: riuscire a gestire e centellinare un roster che mercoledì sera al PaladelMauro affronterà la capolista del girone A di Champions League, l’Ucam Murcia. Il trainer di Belgrado confida di poter avere al più presto un rinforzo che faccia da spalla a Filloy e riabbracciare sia Ndiaye che Costello. Riavere un gruppo che possa così presentarsi all’appuntamento di Firenze del 15 febbraio contro l’Happy Casa Brindisi dell’ex Vitucci. Avellino non vuol farsi trovare impreparata provando ad alzare al cielo l’unico vero trofeo in cui la corazzata Milano potrebbe avere qualche problema sulla gara secca. E lo scors0 30 dicembre i lupi lo hanno dimostrato proprio contro gli uomini di Pianigiani.