CALCIOINTERVISTESERIE CUS AVELLINO

Sgarbi: “Sono malato per il calcio, così Avellino mi ha esaltato”

L'attaccante dei lupi ha parlato del suo strepitoso avvio di stagione, di Pazienza e del rapporto con piazza e compagni

Lorenzo Sgarbi, attaccante dell’Avellino, è stato ospite a Prima Tivvù e ha parlato delle ultime prestazioni della squadra che sta vivendo un momento magico: otto vittorie nelle ultime nove gare.

Sgarbi: “La squadra con Pazienza è oggettivamente cambiata”

L’attaccante dell’Avellino, ospite a Prima Tivvù ha parlato delle posizioni che è stato chiamato ad occupare: “Posizioni e moduli sono solo numeri. Se tutti entrano in campo con mentalità, i risultati arrivano. Il quinto a destra non l’avevo mai fatto, ma per la squadra giocherei anche in porta. Anche per Armellino vale lo stesso, anche lui sta ricoprendo un ruolo non suo, ma ha tanta esperienza”.

Sgarbi ha continuato parlando della nuova mentalità della squadra con Pazienza: “La squadra con Pazienza è cambiata oggettivamente, lavoriamo diversamente. Semplicemente è cambiato il metodo, non ci rendevamo conto che anche attraverso questo tipo di lavoro potevano arrivare traguardi importanti e i risultati ci stanno dando ragione”.

Sgarbi sul gol del raddoppio di Gori contro il Brindisi: “In campo credevo avesse più spazio”

Il giocatore biancoverde ha commentato anche la rete dello 0-2 di Gori contro il Brindisi: “In campo credevo avesse più spazio, poi rivedendo il gol ho capito fosse più difficile di quanto pensassi, soprattutto perché ha calciato col piede debole. Gori è stato freddissimo e ha saputo mantenersi in gioco”.

Sgarbi, gli anni al Napoli e il legame con gli attaccanti: “Aspettiamo Russo”

Sgarbi ha parlato inoltre degli anni trascorsi a Napoli e del rapporto con gli altri attaccanti, sottolineando il clima che si respira ad Avellino: “I tre anni a Napoli mi hanno fatto crescere tanto, quest’anno la piazza e il clima che si respirano mi hanno aiutato moltissimo. La mia non è una passione, la mia è una malattia e penso che per i tifosi sia lo stesso.

Giocare in casa per noi è un grandissimo vantaggio. Assist meglio che gol? Ho sempre fatto più assist, anche se quest’anno i gol stanno arrivando e fa sempre piacere. Il legame tra noi attaccanti non lo vedo in nessuna squadra, quando uno di noi segna, gli altri sono contentissimi. Aspettiamo Russo, per noi è importantissimo”.

Sgarbi i premi, lo sport e la passione per la corsa

Sgarbi, la corsa e il premio di giocatore del mese di ottobre nel girone C, le parole del calciatore: “Questi premi si aggiungono ai buoni risultati e le buone prestazioni. Ce lo teniamo stretto. La corsa? Ho sperimentato tanti sport: ho praticato nuoto, basket e atletica oltre al calcio. Non mi piaceva stare a casa. Ho vinto gare di corsa, sono arrivato ai nazionali. Mi avevano chiesto di fare atletica, ma nel cuore c’era il calcio. I rigori? In rifinitura li proviamo, ma decide il mister”.

La chiamata dell’Avellino: “Ricciardi mi ha mostrato dei video, il giorno dopo ho dato l’ok”

L’attaccante ha continuato parlando della chiamata dell’Avellino: “Ho incontrato Ricciardi al mare, mi ha mostrato un video dell’Avellino, il giorno dopo ho dato conferma. Pensare di fare il salto di categoria con questa maglia è un sogno.

Casarini? L’ho conosciuto in ritiro e sapevo fosse fuori lista. Lo stimo tantissimo, soltanto parlandoci si capisce quanta esperienza possiede. Sono stato contento quando è stato reintegrato“.

Sgarbi e il videomessaggio di Castaldo

Sgarbi ha commentato il videomessaggio di Castaldo andato in onda: “Ho avuto la fortuna di sentire parlare di Castaldo, è stato uno dei migliori attaccanti che sono passati per Avellino, vederlo parlarmi è fantastico. Non vedo l’ora di scrivergli dopo la trasmissione per ringraziarlo”.

Sgarbi e la prossima col Giugliano: “In casa dobbiamo imporci dal primo minuto”

L’attaccante biancoverde ha suonato la carica in vista della prossima gara di campionato: “In casa dobbiamo iniziare a imporci dal primo minuto. Il risultato di stasera del Giugliano potrebbe condizionare il loro atteggiamento di domenica. Quando siamo in casa le squadre, o almeno la maggior parte, giocano basse. Capiterà spesso che gli avversari arriveranno per difendersi, poi tutto dipende dall’andamento della gara”.

Sgarbi, la trasferta vietata di Catania, i tifosi e il futuro

Sgarbi ha terminato parlando del calore dei tifosi, delle emozioni col Catania e del futuro: “La mattina prima di Catania i tifosi hanno cantato tutta la rifinitura. Credo che la grande prestazione sia stato soltanto un piccolo passo di un qualcosa che stiamo costruendo. Nelle facce dei miei compagni ho visto emozioni oltre che concentrazione, sembrava non avessero mai vissuto una cosa del genere.

Non smetteremo mai di ringraziare i tifosi, sto capendo giorno dopo giorno che i nostri sogni non sono inarrivabili. Domenica affronteremo un avversario con voglia. Ci toglieremo tante soddisfazioni“.

 

 

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