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Focus Bisceglie: brusca frenata dopo l’ottimo inizio. Vanoli già in bilico

Caccia al poker. L’Avellino va alla ricerca del quarto successo consecutivo nella sfida interna contro il Bisceglie. Lupi favoriti, contro una squadra in difficoltà dopo l’ottimo avvio di campionato.

La guida tecnica

Dallo scorso gennaio sulla panchina pugliese siede Rodolfo Vanoli (classe 1963), ex difensore con svariate presenze anche in Serie A. Dopo le esperienze maturate in Slovenia, con il titolo nazionale conquistato con l’Olimpia Lubiana, Vanoli è rientrato in Italia lo scorso anno senza però riuscire a raggiungere l’obiettivo salvezza alla guida del Bisceglie. Ci riprova quest’’anno dopo la riammissione estiva, con un gruppo giovane e rinnovato tutto da plasmare. Attraverso una duttilità tattica, 4-3-1-2 o 3-5-2 i moduli utilizzati fin qui, che ha portato risultati all’inizio prima delle brutte sconfitte arrivate nelle ultime settimane. Sconfitte nette (0-3 contro Reggina e Potenza) che hanno fatto alzare i primi nuvoloni sulla testa dell’allenatore nerazzurro.

Il più incisivo

Il giocatore più produttivo di questo inizio di stagione del Bisceglie, in attesa di vedere all’opera Ebagua, è sicuramente l’attaccante Alessandro Gatto (classe 1994). Prima o seconda punta, arrivato in estate in Puglia dopo l’annata vissuta con la maglia dell’Arzachena, Gatto ha realizzato già 3 reti sui 5 totali messi a segno dalla sua squadra. Gol tutti pesanti, che hanno firmato le vittorie contro Rende e Picerno (coppa Italia) ed il pareggio contro il Catanzaro. Dopo 3 gare da titolare, il bomber pugliese (nativo di Taranto) è partito dalla panchina contro il Potenza ma è pronto a riprendersi la maglia da titolare nella sfida all’Avellino. Per provare a restituire il sorriso ai suoi e far tornare ad esultare i propri tifosi che aspettano di urlare “gol” dopo 246 minuti di astinenza.

Il momento attuale

Ottimo inizio, brusca frenata. L’avvio del Bisceglie può riassumersi così. Dopo i 4 punti racimolati nelle prime 2 uscite (vittoria a Rende, pari interno contro il Catanzaro), sono arrivati i 2 pesanti ko contro Reggina e Potenza, soltanto addolciti dal passaggio di turno in coppa ottenuto ai danni del Picerno. Il passo indietro è stato netto, anche dal punto di vista di gioco e approccio alla gara. Determinato, molto probabilmente, anche dalla poca coesione di un gruppo che è stato rinnovato e che lavora insieme da poco più di un mese e che quindi sta affrontando naturali difficoltà sul proprio cammino.

La sfida di domenica

Il punto di contatto tra Avellino e Bisceglie è quello di aver cominciato la stagione in ritardo rispetto ai tempi previsti. Chi per vicissitudini societarie, chi per l’attesa della riammissione in Serie C. Le strade poi si separano lì, visto che il rendimento in campo delle due squadre è l’uno l’opposto dell’altro. Gli irpini hanno prepotentemente rialzato la testa dopo aver visto il fondo (ko con il Catania), i pugliesi hanno abbassato la testa dopo le illusioni iniziali. Sulla carta la bilancia pende tutta dalla parte dei lupi, ma sono proprio queste le partite che nascondono le insidie maggiori. L’occasione di allungare la serie di vittorie è comunque troppo ghiotta, rispettando comunque al massimo gli avversari (tra le cui fila spiccano anche gli ex Casadei, Diallo e Wilmots) ma sfruttando il primo di due turni casalinghi ravvicinati utili a mettere ulteriore fieno in cascina.

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