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Insigne: “Sappiamo chi siamo, ma non abbiamo fatto nulla. Gli infortunati? Abbiamo bisogno di loro”

Le parole del fantasista biancoverde a margine dell'evento tenutosi a Borgo Ferrovia

A margine della manifestazione a Borgo Ferrovia, che ha visto presente l’U.S. Avellino 1912, Roberto Insigne ha parlato agli organi d’informazione. Commentando il momento del club biancoverde, tra la grande vittoria con il Monza e il match di Carrara nel mirino, il suo periodo di forma e gli obiettivi di squadra.

Le dichiarazioni di Roberto Insigne

Queste le sue parole, che partono dall’evento di Borgo Ferrovia: “Sono cose belle da fare per i bambini, per la città: cerchiamo di ricambiare sia in campo che con queste piccole cose”.

Sulla gara con il Monza e ciò che lascia: “Sì, lascia euforia. Ma sappiamo che squadra siamo, lo sapevamo anche prima del Monza. Dobbiamo continuare così, non abbiamo fatto nulla: la Serie B è difficile, cerchiamo di portare a casa risultati partita per partita”.

Le differenze tra le gara di Frosinone e quella con il Monza: “Per noi nulla, abbiamo avuto soltanto un approccio diverso”.

Sul suo periodo di forma: “Non ho fatto il ritiro con il Palermo, quindi ero un po’ indietro di condizione rispetto alla squadra. Poi, cambiare sistema di gioco, nuovi compagni, nuovo allenatore, c’era bisogno un po’ di tempo per adattarmi. Spero di poter dare sempre di più, soprattutto per il bene dell’Avellino”.

Sul match di Carrara: “Sarà un match difficile, è una squadra fastidiosa. Su un campo sintetico come il nostro”.

Sulla scelta di Avellino e ciò che può dargli: “Per me è stato facile accettare la proposta: è stata la prima città ad avermi voluto fortemente nella mia prima esperienza in B. Per quanto riguarda me: spero di passare definitivamente in secondo piano, per il bene della squadra e dell’Avellino”.

Le differenze tra l’Insigne di 10 anni fa e quello di oggi: “Sono cambiate tante cose, è cambiato il calcio”.

Sul fratello Lorenzo: “Ha visto la partita, mi ha dato qualche consiglio. Venire qui? Lui verrebbe, ma questa è una categoria che ha già fatto e gli starebbe un po’ stretta”.

Sulla carica del Partenio: “I tifosi sono il dodicesimo uomo, cerchiamo di ricambiare l’affetto in qualunque modo”.

Su Tutino e gli infortunati: “L’ho sentito ieri: lo aspettiamo. Così come aspettiamo D’Andrea, Favilli, Patierno: abbiamo bisogno di loro, gliel’ho ripetuto più volte. Devono riprendersi bene”.


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