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Lega Pro in sciopero: domani l’incontro con il ministro Gualtieri

La ribellione della Lega Pro continua. Sul tavolo l’annoso problema della defiscalizzazione, uno dei temi più cari e delicati degli ultimi anni. La Serie C chiede con forza un abbassamento dei costi, per poter indirizzare quelle risorse al miglioramento delle infrastrutture e alla valorizzazione dei vivai. Per dare stabilità ad una categoria che nel corso degli ultimi anni ha fatto enorme fatica, perdendo per strada molte delle sue protagoniste. Dopo i quindici minuti di ritardo sull’inizio delle gare dell’ultimo turno disputato, è arrivata nella giornata di ieri la decisione di entrare in sciopero e di non giocare le gare previste nel prossimo weekend. Una decisione forte, che sembra aver smosso qualcosa. E’ previsto per domani, infatti, un incontro tra la Figc, con il presidente della Lega Pro Ghirelli presente al fianco di quello federale Gravina, ed il ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri. Un primo approccio tra le parti per confrontare le richieste dell’una con le possibili concessioni dell’altra. In caso di esito positivo del confronto, il Consiglio Direttivo della Lega Pro, compatto e deciso come non mai, potrebbe far rientrare lo sciopero, con le squadre che quindi scenderebbero in campo tra sabato 21 e domenica 22 dicembre per la prima giornata del girone di ritorno. In caso contrario, lo sciopero andrebbe avanti e i club della Lega Pro tornerebbero a far rotolare il pallone soltanto il prossimo 12 gennaio. Poche ore e lo scenario sarà più chiaro.

 

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