Di Gaudio si presenta: “Difficile dire no all’Avellino, lo stadio deve essere il nostro fortino”
Le prime parole del nuovo calciatore biancoverde

Al termine dell’amichevole tra Avellino e Nocerina, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’ultimo acquisto biancoverde Antonio Di Gaudio.
“Sono contento di essere qua. Mi hanno corteggiato ma ad una piazza come Avellino è difficile dire di no. Sono qui per lottare per qualcosa di importante. Io darò tutto me stesso, sono venuto qui con la mentalità di mettermi in gioco. Ho avuto altre richieste, ma quando ho sentito l’Avellino mi è scattato qualcosa dentro e parlando col direttore mi sono convinto. Non sarà facile vincere il campionato perché ci sono squadre attrezzate, noi comunque giocheremo e lotteremo su ogni pallone. Dobbiamo pensare partita dopo partita cercando di essere padroni in casa. Questo stadio deve essere il nostro fortino. Io darò tutto me stesso come ho sempre fatto e sono stato anche apprezzato per questo oltre alle mie qualità tecniche. Dobbiamo ottenere il massimo formando un gruppo importante. Sicuramente il carattere mi ha sempre formato, avere il peso di una piazza sulla spalle è la cosa più bella per un calciatore. Io sono venuto qui al servizio della squadra e sputerò tutto il sudore per l’Avellino. Fa piacere spero di ricambiare le aspettative della piazza. I risultati si vedranno in campo, lui sarà il giudice”. Prosegue dicendo: “Mi hanno accolto molto bene. Ho sempre avuto la motivazione. Il girone C mi è sempre piaciuto. Avellino mi è sempre piaciuto, anche quando ci ho giocato contro. Squadra e pubblico caldo. Adesso spero di dare tutto per toglierci delle soddisfazioni. È un campionato difficile, è una piccola serie b. Ovunque andrai sarà uno scontro diretto”.
Sulle sue condizioni fisiche: “Mi sono allenato a parte con un preparatore a Palermo, mi manca il campo e la partita ma quella si prende giocando. Appena sono pronto spero che il mister mi butti dentro. Il mister è molto schietto, se ti alleni giochi. Punta su di me, mi lusingano gli elogi. Devo dare una mano alla squadra che è la cosa più importante”.
Sulla sua posizione in campo: “Io ho giocato sempre esterno di centrocampo o d’attacco, e all’occorrenza anche la seconda punta. Io prediligo giocare sull’esterno, sono più devastante”.