Avellino Calcio, mister Marcolini si presenta: “Avellino è una piazza straordinaria. Sono all’esordio in B ma ho tanti stimoli. Seguirò l’esempio di Rastelli. Partirò nel creare entusiasmo nella piazza”
Mattinata di presentazioni e nuovi corsi in casa Avellino. E’ il giorno di Michele Marcolini, nuovo allenatore dei lupi. Subentra a a due tecnici esperti come Novellino e Foscarini, a portare aria di rinnovamento ad Avellino. Poco fa la conferenza stampa di presentazione.
Queste le sue parole: “Sono molto felice di questa opportunità. Avellino è una grande piazza e spero di poter dare un contributo importante. Si parla bene di me? Le parole se le porta via il vento, a dimostrare deve essere sempre il campo. L’anno scorso ho fatto un anno buono ma non bello alla fine, dove volevamo provare la promozione in B. Volevo salire uno step e quindi Avellino è la piazza adatta. Alessandria è stata una grande esperienza, ho gestito giocatori con una rosa zeppa di giocatori di livello. Abbiamo capovolto la stagione, facendo bene nella seconda parte e vincendo la coppa Italia di Serie C. E’ stato un anno buono e importante. In questi 5 anni che alleno ho maturato ottime esperienze. Avellino è la prima grande piazza che alleno. La Serie B è un campionato difficilissimo e lunghissimo, sempre aperto a ribaltamenti, ma il calcio è sempre quello, dalla terza categoria ai Mondiali. Cercherò di lavorare con serietà e determinazione e dare ai miei ragazzi una mia impronta di gioco e la mia determinazione. Avellino mangia allenatori? Ad Avellino l’unico che ha fatto tanti anni è stato Massimo Rastelli, anche lui esordiente in categoria, mentre quelli esperti, Tesser, Novellino, Foscarini, sono andati via dopo poco. Quindi parto dall’esempio di Rastelli per fare bene. Non voglio passare per una brava persona, ma voglio lasciare un ricordo come Rastelli, di grande allenatore. Ci proverò. L’obiettivo? E’ mantenere la categoria e dare entusiasmo all’ambiente. In piazze come Avellino, dare entusiasmo al popolo è fondamentale, ma questo dovremmo essere bravi noi a farlo, con i risultati e le prove positive. Sono un tecnico che tiene molto alla preparazione atletica, con tanta intensità e voglio una squadra battagliera che dia fastidio a tutte la squadre del campionato. Giovani? Si ma credo che il mix sia la cosa giusta, con giovani importanti affiancati a gente esperta e di categoria. Non sono un estremista, credo che nello sport ci voglia equilibrio e costanza. Giocare al sud ti mette tanta energia positiva ma anche tanta pressione perchè le piazze sono tutte molto calde e vogliono sempre il meglio, ma possono dare durante le partite quel qualcosa in più. Mercato? Ho parlato con il ds De Vito, stiamo lavorando su diversi nomi, ci tengo molto che siano persone volenterose e determinate per il progetto Avellino. Tattica? 3-5-2 in partenza, l’ho detto prima, mi baso su quanto fatto da Rastelli che con il 3-5-2 ha fatto miracoli qui. Poi si vedrà. Questo modulo ti consente di tenere il campo occupato al meglio. Derby? In tutte le piazze ci sono gare particolari. L’anno prossimo ne avremo 4, con Salernitana e Benevento. Sono gare belle da giocare e vincere magari. L’importante è affrontarle con lo spirito adatto. Sono consapevole che queste due partite possono essere dei fattori importanti nel corso della stagione. La trattativa è stata molto veloce, sabato scorso ci siamo incontrati e ci siamo piaciuti subito. La voglia di entrambi era quella di sposarsi e lo abbiamo fatto in tempi brevissimi. Sono orgoglioso di essere stato scelto da una piazza così importante. Sta a me ora dimostrare il mio valore. Ritiro? la società ha già visionato, io lo farò a brevissimo, potremmo lavorare in maniera ottimale e senza problemi e abbastanza vicini ad Avellino, quindi con molti tifosi che possono seguirci e capire meglio il nostro lavoro. Riparto da una certezza, Castaldo, Ardemagni e Mokulu in questa categoria sono il top, due giocatori che hanno un buon feeling con la porta”.
