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La beffa di un altro supplementare e la vendetta dell’ex

Daniele Cinciarini al tiro
Daniele Cinciarini al tiro

Non ha regalato un sorriso alla Sidigas Avellino nemmeno la gara in quel di Montegranaro. I biancoverdi archiviano il capitolo trasferte con l’ennesimo passo falso di questa anomala stagione  ed un verdetto che, a distanza di tre giorni, sa tanto di beffa. A memoria d’uomo, infatti, è difficile ricordare due ko al tempo supplementare in un arco di tempo così  ravvicinato. Avellino, pur malvolentieri,  quest’anno è riuscita nel triste primato di perder quattro punti  nell’extra – time, vittima di «qualche errore di troppo» così come ha commentato coach Frank Vitucci nel post partita al PalaSavelli. La cosiddetta «malizia» che, invece, ha avuto la Sutor di Recalcati, è stata abile a metter sul parquet, facendo prevalere quelle motivazioni (c’è una salvezza non ancora conquistata) tipiche di chi ha vissuto un’annata nei bassifondi della classifica e segnata dalle note vicissitudini societarie, messe da parte dal cuore e dalla voglia di regalare una speranza da parte di Cinciarini e compagni. La gara di Porto San Giorgio verrà ricordato come il pomeriggio del duello a distanza tra i due Daniele (Cinciarini e Cavaliero), ex di giornata. Il primo, ironia del destino, ha realizzato contro il suo vecchio club le migliori prestazioni in attacco nell’attuale torneo (25 punti al DelMauro; 38 al ritorno). Il triestino, invece, ha creato non pochi grattacapi al suo vecchio ct azzurro al tiro dalla lunga distanza (7/10) e tornando ad indossare i panni dell’ «americano» così come è stato ribattezzato simpaticamente da qualcuno dei tifosi e degli addetti ai lavori. Tuttavia non è bastato un Cavaliero versione Three Point Contest per evitare la diciottesima sconfitta stagionale, la dodicesima lontana dall’Irpinia. Un bottino peggiore rispetto alla precedente annata, chiuso con soli nove ko. E pensare che l’ultima affermazione in casa d’altri risale al 2 febbraio, al PalaTiziano quando ancora non s’erano aggregati al gruppo i vari FosterGoldwire e Achara. I tre, a loro modo, sono stati protagonisti, nel bene e nel male, del match in terra marchigiana. La guardia con trascorsi al Bayern Monaco ha nuovamente dimostrato tutto il suo valore, bissando l’ottima prova contro l’EA7. Leadership in attacco; tiri dalla media e da dietro la linea dei tre punti; presenza in fase difensiva a suon di rimbalzi (5). Bocciata è invece la panchina, rappresentata per l’evenienza dai soli Achara, Goldwire e Biligha (capitan Spinelli in campo per onore di firma). Gli zero punti alla casella realizzazioni hanno costituito un forte handicap in un confronto serrato come quello con i calzaturieri che hanno pescato dalle seconde  linee i venti punti di Sakic, al suo massimo nella carriera italiana. Quella che inizia oggi è la settimana che calerà il sipario sulla stagione in attesa di capire quali saranno le future mosse della dirigenza di contrada Zoccolari. Le sorprese di certo non mancheranno. Prima c’è Reggio Emilia e quella  serata dell’11 gennaio da riscattare.

Davide Baselice

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