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Calcio Avellino, Walter Novellino: “Ognuno deve prendersi le sue responsabilità. De Cesare non ha colpe”

Aria di crisi profonda in casa Avellino che incomincia oggi a preparare la gara di domenica con l’Atletico SFF. Una squadra che all’andata fece emergere tutti i limiti dei lupi, rifilando 4 sberle alla squadra allora di Graziani. Fu il primo campanello di allarme della stagione dei lupi, un campanello che è continuato a suonare e che purtroppo ora porta l’Avellino a ben 10 punti di distanza dal primo posto che vorrebbe dire Serie C.

Uno che sta seguendo con costanza la stagione dei lupi, è Walter Novellino. Il tecnico di Montemarano, non disdegna di vedere le gare dell’Avellino quanto può, o allo stadio o in tv. Intervistato da Il Mattino, Novellino ha così parlato della stagione dura dei biancoverdi: “Dopo le difficoltà iniziali pensavo che con il cambio di allenatore qualcosa sarebbe cambiato e invece non vedo anima in questa squadra. Vedo un Avellino spento. Ognuno si deve prendere le proprie responsabilità, i calciatori in primis. L’atteggiamento di questa squadra è inspiegabile. Anche nell’ultima gara, un primo tempo indecoroso, poi una reazione dopo il pareggio e una volta preso il 2-1 è finita, nonostante mancasse quasi mezz’ora e c’era lo spazio per fare qualcosa. Nulla. Forse sentono la pressione di dover vincere per forza, la pressione di indossare una maglia pesante, che li porta a non approcciare le partite come si dovrebbe. Bucaro c’entra fino ad un certo punto. Se durante la settimana i ragazzi si allenano bene e provano bene gli schemi per la gara e la domenica non entrano in campo non è colpa sua. Ora serve uno scatto, una reazione d’orgoglio. Provare a far capire che la squadra vuole il primo posto, almeno provare a lottare per prenderlo. Una cosa voglio sottolineare, Gianandrea De Cesare è innocente su tutto questo. La squadra l’ha rinforzata seguendo le richieste dell’allenatore, ha preso i giocatori richiesti e di più non poteva fare. La squadra ora ha elementi di spessore rispetto alle partite che ho visto dal vivo all’andata. De Cesare, l’unica cosa che gli si potrebbe dire, è che avrebbe potuto cambiare un pò la gestione societaria, ad esempio Musa è un ragazzo preparato, farà carriera, ma andava affiancato ad una persona che ne capisce e che è più esperta sia di calcio che della piazza avellinese, mi viene in mente il nome di Gigi Pavarese o Di Somma, gente che sanno cosa vuol dire Avellino. Ai tifosi dico solo di stare compatti, mi rendo conto che ora andare allo stadio sia difficile, ma non bisogna abbandonare questa squadra e starle vicino fino alla fine”.

Parole poi su un caso che sta tenendo banco, ovvero l’impiego di Sforzini: “Ogni volta che seguo l’Avellino, mi chiedo perchè Sforzini non gioca? E’ un grandissimo calciatore per la categoria. Me lo chiedo sempre, ma non so darmi una risposta. Ho ascoltato Bucaro sabato in conferenza, ha detto che ha bisogno di essere centellinato, che ha acciacchi che si porta dietro da anni, che insieme allo staff lo stanno valutando giorno dopo giorno, ma da come lo vedo io sta bene. Mi sembra strano non giochi”. 

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