
Lo ricorderemo per alcune dichiarazioni nette, chiare, spesso fuori le righe, mosse contro l’Avellino. Lo scorso anno, nella partita dei biancoverdi in quel di Vercelli, affermò che l’Avellino non meritava di disputare il campionato di serie B poiché “truccava le partite”. Si è ripetuto quest’estate, pochi giorni prima della sentenza del Coni riguardante l’iscrizione in serie B, dove puntò il dito contro il sodalizio biancoverde accusandolo di non aver agito “in buona fede”, e dunque di meritare l’esclusione della cadetteria.
Parliamo ovviamente di Massimo Secondo, presidente della Pro Vercelli. Colui che ha spesso predicato bene, accusando i colpevoli ed evidenziando irregolarità, ma che è finito nel mirino della procura di Vercelli, dopo accurate indagini condotte dalla guardia di finanza. E’ stato scoperto, infatti, un sistema di appalti truccati che tendevano a favorire la Punto service, società di Massimo Secondo, che ha un ruolo importante nell’assistenza per gli anziani. Come si apprende da La Repubblica, sono stati individuati almeno 14 appalti per un valore di 50 milioni di euro, ormai già materia per la magistratura.
La Pro Vercelli risulta attualmente estranea ai fatti, ma Secondo, che intanto è stato sospeso per sei mesi dalla carica di presidente del Punto service, ora è nei guai. Seguiranno aggiornamenti.