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Finale torneo di Caorle: non basta un ottimo Banks. Sidigas ko contro Kuban

Dopo la sofferta vittoria arrivata in semifinale contro la De Longhi Treviso grazie ad un secondo tempo di pregevole fattura, alla Sidigas non riesce il bis nella finale del torneo di Caorle, persa  64-75  per mano del Lokomotiv Kuban. Decisivo il terzo periodo in cui Trasolini e compagni vengono travolti dall’attacco avversario che pone le basi per il successo. Coach Vitucci si affida allo stesso quintetto iniziale sceso contro i trevigiani, con Sundiata Gaines in cabina di regia, Banks, Hanga sugli esterni e Trasolini – Anosike sottocanestro. Dalla’altra parte spicca la presenza di Malcom Delaney e Nikita Kurbanov con un passato anche nel Cska Mosca. Come già accaduto contro Treviso è equilibrato l’inizio del match con Gaines che è il primo giocatore ad iscriversi a canestro mentre mentre per i russi è Randolph che sigla il 2-2. Si segna poco nei primi minuti ma è l’ex playmaker dei New Jersey Nets che ristabilisce la parità nuovamente sul 4-4.  L’equilibrio la fa ancora da padrone: si sveglia anche Anosike che carica di falli gli avversari. Arriva il buon momento per la Scandone che vede crescere le proprie percentuali in attacco grazie ai canestri di un buon Trasolini. Il primo quarto si chiude col vantaggio per gli irpini 21-14 con un incoraggiante 60 % dal campo e una valutazione doppia (29-14). In apertura di seconda frazione arriva la prevedibile risposta del Kuban che piazza un break di 5-0 . Avellino riesce a tener testa coi due tiri liberi dalla lunetta di Adam Hanga. In casa Lokomotiv sale in cattedra Delaney con un elegante arcobaleno per il 23-21. Gaines è in giornata di grazia dai 6,75 metri e Avellino scappa nuovamente sul + 5. La Sidigas trova una certa continuità al tiro da tre punti prima con la conclusione coi piedi dietro l’arco di Cortese e successivamente con due tiri fotocopia di Adrian Banks che provano a spaccare il match e obbligano coach Lazarevic a chiamare urgentemente timeout. I russi escono bene dal timeut con Delaney che risponde pan per focaccia alla guardia di Memphis. Ritmi alti nell’impianto veneziano ma Avellino riesce ad amministrare il margine di vantaggio costruito e si va al riposo lungo sul 33-38 per la banda di Vitucci. Il rientro dagli spogliatoi si apre con lo stesso leit motiv della precedente frazione: il Lokomotiv Kuban che attacca e gonfia la retina e i biancoverdi costretti a soffrire. A complicare il momento si mette anche la sfortuna con un colpo al labbro per Adam Hanga, vittima di una piccola emorragia. Dalla panchina entra Cavaliero che smuove il punteggio dalla lunetta. Gli irpini riprendono a segnare anche dall’arco con Gaines che iscrive a referto un’altro tre punti (43-40). I russi non si danno per spacciati e rispondono con un miniparziale di 7-0 e Vitucci deve chiamar minuto. Kuban è in partita e scappa sul +9 (47-58) Zhukanenko e Voronov al 26’. Avellino ha un sussulto conBanks con un gioco da tre punti realizzato. Il Lokomotiv è in striscia, in particolare con Zhukanenko che chiude il penultimo periodo con due canestri di fila che sanciscono il + 12 (62-50) per gli uomini di Lazarevic. La musica non cambia nell’ultimo periodo con Delaney che insacca dalla lunga distanza e il solco tra le due squadre sale fino a quindici lunghezze. Il cronometro corre verso la sirena del 40’ e i biancorossi amministrano il vantaggio nonostante la verve offensiva di Banks e Anosike (58-65). Kuban accelera nuovamente e manda i titoli di coda col + 15, frutto di un 7-0 che spegne i sogni di rimonta della Sidigase manda in ghiaccio il match.

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