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“Gioca rispettando”: in Spagna un comune castigliano promuove i giochi di strada vietati in Italia

Alcalá de Henares, città di duecentomila abitanti ad est di Madrid in cui è nato il celebre scrittore spagnolo Miguel de Cervantes.

Fa parlare di sè la decisione assunta dal Consiglio Comunale di sostituire tutti i cartelli “Vietato giocare a pallone” con altri recanti la scritta “Gioca rispettando”. Il comune castigliano vuol porsi in controtendenza rispetto alla scomparsa del pallone dalle strade, come in accade in molte città europee.

Ma la particolarità di questa storia sta nel come nasce. Nulla di particolare ma forse è un qualcosa che tendenzialmente stiamo dimenticando.

Tutto ha inizio quando i rappresentanti di tutte le scuole, con alunni di età compresa fra i 9 e i 17 anni, si riuniscono nelle Comisiones de Participación Infantil, un organo che trasmette proposte alla Giunta Comunale. Elaborata la proposta e scritte le motivazioni, la proposta vien analizzata dal Governo della città che, dopo aver accettato di far sua la proposta di bambini e ragazzi, viene discussa in assemblea comunale e quindi approvata. Schermata 2016-12-01 alle 11.53.58

Un gesto semplice, che segue un iter deliberativo molto semplice, che anche noi irpini, italiani, avellinesi, possiamo seguire.

Il gesto si contrappone alla scomparsa dei giochi da strada, si oppone alla troppa sedentarietà infantile, dove oramai i bambini vivono davanti al teleschermo e l’obesità infantile dilaga.

Il gesto di per sè ha una carica educativa importantissima nonché culturale.

La nostra terra ovviamente si contraddistingue proprio per seguire la direzione opposta.

Anni fa balzammo agli onori della cronaca nazionale per l’ordinanza n.1 del neo eletto sindaco Foti, l’ordinanza Super Santos. L’ ordinanza, era ed è esemplare, vieta “giochi di qualsivoglia genere, che possano arrecare intralcio, disturbo o danni ai beni pubblici o privati” al Corso Vittorio Emanuele e in alcune strade della città, tra le quali c’è pure quella in cui abita lui. Pena, per chi non rispetta il diktat, “la confisca del pallone e/o attrezzatura usata per giocare” e una sanzione amministrativa da 50 a 200 euro. Qui l’articolo del Huffingtonpost.

Ma anche il caso della recente demolizione del campetto di Nusco, struttura pubblica di gran valore aggregativo per i giovani, eliminata per riqualificare il centro storico, ampliando la “zona passeggio” all’interno della villa e rendendo il parco più verde, cosi dicono.

Decisione assunta dal Sindaco De Mita in contrapposizione a qualsiasi statistica e dato sui tassi di obesità che salgono sempre più nel territorio irpino. Leggendo Il Sistema di sorveglianza OKkio alla SALUTE: risultati 2014” a pagina 41 del rapporto troveremo la sezione “ Attività Fisica e comportamenti sedentari dei bambini”. Ovviamente noi campani inclusa l’Irpinia primeggiamo nella disciplina di inattività fisica confermandoci come la i più inattivi d’Italia. ( Continua a leggere)

Cosa dire? Chissà se un giorno riusciremo a balzare anche noi agli onori della cronaca per qualche gesto di nobiltà intellettuale, educativa o meglio ancora amministrativa.

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