CALCIONEWSUS AVELLINO

Micovschi ed il 3-4-3. Ok, il modulo è giusto

Da un paio di settimane a questa parte l’Avellino ha cambiato pelle. Mister Eziolino Capuano ha mandato in naftalina il suo canonico 3-5-2 per affidarsi al 3-4-3. Un cambio tattico quasi obbligato, atto ad esaltare al meglio le caratteristiche di alcuni calciatori dell’attuale rosa biancoverde. Tra coloro che hanno maggiormente beneficiato della svolta tattica operata dal trainer di Pescopagano c’è sicuramente Claudiu Micovschi.

Nel 3-5-2 il calciatore di proprietà del Genoa era, come sottolineato più volte anche dallo stesso Capuano, il più sacrificato. Sia come quinto a tutta fascia (ricordate la sfida di Terni?) che come mezzala (in altre occasioni) non riusciva ad esprimere al meglio le sue indubbie qualità, pur non facendo mai mancare impegno e professionalità. Largo a destra sul fronte offensivo invece, sgravato da compiti difensivi e pronto ad entrare nel campo per puntare alla porta con il suo letale sinistro, il numero 19 dei lupi ha cambiato marcia con prestazioni sempre più convincenti. Tra Rieti e Viterbese si è guadagnato per due volte la palma del migliore in campo. Due gol (entrambi decisivi ai fini del risultato finale), un autogol procurato, un assist (pallone telecomandato sulla testa di Charpentier nella gara con il Rieti), una presenza nella manovra offensiva continua ed efficace. Un’efficacia che sarebbe potuta anche essere migliore con un pizzico di cattiveria in più sotto la porta avversaria. Un aspetto questo sicuramente da migliorare per il talentuoso calciatore rumeno che con il cambio di modulo è già però diventato l’alternativa principale a Gabriel Charpentier come finalizzatore della formazione biancoverde.

La svolta è arrivata, adesso bisogna soltanto proseguire sul sentiero tracciato. Con la società, chiunque essa sia, che deve essere brava a smontare le voci degli ultimi tempi (possibile partenza di Micovschi in direzione Pescara nel prossimo mercato invernale) e trattenere il nuovo pupillo del popolo irpino fino a fine stagione. Provando magari a trovare nella sessione di gennaio un suo omologo anche sull’out mancino. Per costruire un tridente da favola che possa portare l’Avellino a raggiungere una tranquilla salvezza.

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