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Serie D – Città di Anagni, mister Manolo Liberati: “L’Avellino è costretta a vincere con chiunque. Questo alla lunga può pesare”

L’Avellino domenica a Colleferro giocherà la quarta giornata del girone di ritorno contro il Città di Anagni. Anagni che all’andata fece il primo scherzetto ai lupi di Graziani, che venivano da 3 vittorie di fila e sembravano aver iniziato un campionato al vertice. Poi la realtà fu un’altra.

Anagni di mister Liberati che fermò i lupi tra l’altro al Partenio. Anche nel girone di ritorno le situazioni sono simili, con l’Avellino, ora di Bucaro, che arriva da 3 vittorie di fila e ora sfida l’Anagni in trasferta pronta a ripetere l’impresa dell’andata. Il tecnico dei laziali, diventato papà in questi giorni, è pronto a ripetere l’impresa dell’andata e a fermare ancora l’Avellino.

Dopo aver sentito ieri l’attaccante laziale Cardinali, queste le parole di mister Liberati rilasciate all’intervista ai microfoni di SportAvellino.it:

Buongiorno mister, domenica sfiderete l’Avellino. E’ una gara difficile ma come all’andata proverete a fare uno sgambetto ai lupi. Venite da una bella e importante vittoria a Cassino che vi carica ancora di più. Come si prepara una gara simile e come si prova a fermare l’Avellino? 

“Si domenica siamo felici di ospitare l’Avellino, che come ho detto all’andata, è un club che non c’entra con questa categoria. La gara si prepara come tutte le altre, con tanta voglia di far bene e con attenzione ai particolari, con la consapevolezza che avremo di fronte una grande squadra. Per noi, che sia l’Avellino, il Lanusei o l’Anzio, cambia poco. Noi dobbiamo giocare come sappiano e provare a far più punti possibili per arrivare alla salvezza quanto prima. Proveremo a ripetere la gara di Cassino e quella fatta all’andata al Partenio e se avremo l’atteggiamento giusto possiamo strappare punti anche domenica. Poi, leggevo stamane un articolo, che l’Avellino è una squadra dal valore di 2 milioni circa, e quindi non c’entra nulla con le nostre realtà di Serie D, ma in campo vanno i calciatori e le motivazioni e posso dirvi che il Città di Anagni ne ha tante, come l’Avellino tra l’altro”. 

– Mister, purtroppo siete costretti a giocare fuori casa, a Colleferro, per problemi al vostro impianto ad Anagni. Quanto vi sta pesando questa cosa e quanto vi dispiace, domenica, in una gara speciale come quella con l’Avellino, non avere l’appoggio totale del vostro pubblico e magari assistere ad un esodo biancoverde?

“Dispiace non poter disputare le partite a casa nostra e giocare praticamente 38 partite fuori casa, perchè Colleferro non è casa nostra. Ma abbiamo questi problemi all’impianto che ci sta condizionando da inizio campionato e purtroppo non verranno risolti a breve. Per fortuna in campo non ne stiamo risentendo e stiamo facendo un campionato molto buono e abbiamo allontanato al momento la zona playout di qualche punto. Dispiace perchè sarebbe stato bello per la città di Anagni poter ospitare una grande del calcio italiano e i suoi tifosi. Sull’esodo dei tifosi irpini cambia poco, anche se si giocava ad Anagni ne sarebbero venuti tanti, magari sarebbero stati in meno di quanti ne saranno a Colleferro perchè ci sarebbe stato più spazio per la nostra gente ma cambia poco. In campo vanno i ragazzi e come ho detto prima, con le giuste motivazioni possiamo far bene come al Partenio”. 

– Infine mister, lei che all’andata ha affrontato tutte le squadre, chi delle 4 che si stanno giocando il campionato le ha fatto maggiore impressione, anche se l’Avellino da allora ha cambiato molto?

“Senza dubbio il Lanusei. E’ una realtà molto bella, che non ha obblighi di fare risultati e questa spensieratezza sta giovando tanto. Non sono più una sorpresa ormai, e devo dire che mi hanno impressionato per l’organizzazione, lo spirito di gruppo, la voglia che avevano in campo e la società che non si pone limiti, visto che non hanno l’obiettivo fisso di dover vincere a tutti i costi. Pressioni che invece hanno i lupi. L’Avellino deve combattere anche con le pressioni di una piazza che gli chiede di vincere tutte le partite, sia questa con l’Anagni, con l’Anzio o con il Trastevere o il Lanusei. E convivere con questa cosa non è semplice anche se ci sono calciatori abituati a farlo e nati per vincere i campionati. Questa cosa alla lunga potrebbe pesare, ma ripeto, auguro all’Avellino di solcare presto altri campi, dove è stata fino all’anno scorso. Domenica sarà una gara speciale anche per me, che sono diventato papà da pochi giorni, ma la affronteremo come tutte, con la speranza di avvicinarci alla quota salvezza che stiamo pian piano avvicinando”. 

“Grazie mille mister e auguri perchè è diventato papà”

– Prego, grazie a voi. 

 

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