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La penna ospite – Di Maio (StabiaChannel.it): “Al Menti ci sarà entusiasmo. Avellino, serve tempo”
L'intervista al collega esperto delle vicende di casa gialloblù
Per la rubrica La penna ospite, in cui vi proponiamo una breve intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria di turno dei lupi, abbiamo sentito il collega Gioacchino Roberto Di Maio, giornalista del sito stabiachanel.it ed esperto delle vicende di casa Juve Stabia. Tanti i temi trattati, con il focus proiettato sulla stagione delle Vespe e sulla gara in programma lunedì al “Menti”, senza tralasciare un giudizio finale sull’Avellino.
All’esordio la Juve Stabia ha subito convinto, vincendo 3-1 sul campo del Monterosi. Alla luce di questo avvio positivo, come si avvicina la formazione gialloblù al derby di lunedì?
«La vittoria ottenuta a Teramo contro il Monterosi Tuscia ha sorpreso l’ambiente gialloblù soprattutto per la qualità di gioco espressa dalla formazione di mister Pagliuca che, va sottolineato, la scorsa estate è stata ampiamente rivoluzionata. Basti pensare che, nell’undici iniziale, figuravano tra i confermati solo il terzino Mignanelli, tra l’altro ex Avellino, e l’attaccante Bentivegna. Tra le note liete della gara d’esordio vi sono, altresì, la capacità di reazione dopo la rete del momentaneo pareggio avversario e la continuità garantita al ritmo di gioco che, al netto dei carichi di lavoro svolti durante il ritiro precampionato, sono stati notevoli per tutta la durata del match. Il successo ha riportato entusiasmo tra i tifosi che lunedì si annunciano numerosi al Romeo Menti. La squadra, da par suo, non vede l’ora di giocare davanti al proprio pubblico e si sta allenando con dedizione per arrivare pronta all’appuntamento. Tutti sanno che i derby con l’Avellino hanno sempre regalato grandi emozioni e di certo il prossimo non farà eccezione, dovendo i biancoverdi cancellare l’onta della sconfitta interna contro il Latina. Sarà interessante comprendere come mister Pagliuca adatterà il suo 4-3-2-1 alle caratteristiche avversarie».
Con l’ingaggio di Pagliuca, le Vespe hanno puntato su un ulteriore ringiovanimento della rosa. Quali sono le aspettative per questa stagione? Quali i principali pericoli per l’Avellino nel monday night?
«La società, con in prima fila il patron Andrea Langella, ha sin qui più volte sottolineato che l’obiettivo stagionale non può che essere una tranquilla salvezza in un girone che annovera numerose formazioni blasonate e altre che grandi vogliono diventarlo. In estate si è deciso di ripartire da zero, affidando il ruolo di ds al giovane e ambizioso Matteo Lovisa e la guida tecnica ad un allenatore, Pagliuca, che si era distinto a Lucca e Siena. Il primo step del progetto ha previsto una rivoluzione dell’organico che, tra mancati rinnovi, rescissioni e cessioni, ha registrato numerosi addii, alcuni dei quali inattesi alla vigilia dell’apertura del mercato. Doverosa, per gli equilibri della casse societarie, è stata la cessione del portiere Barosi, giovane protagonista della scorsa stagione. Poi si è passati al ringiovanimento della squadra, ingaggiando numerosi elementi di prospettiva. Dulcis in fundo, si sono riusciti a portare a Castellammare, grazie ai sacrifici del Presidente Langella, calciatori di spessore per la categoria come Candellone e Piscopo, vecchie conoscenze di Lovisa a Pordenone, e uomini di fiducia dell’allenatore che in difesa si è affidato al tandem collaudato a Lucca composto da Bachini e Bellich e sulla mediana a Buglio e Leone, suoi uomini a Siena. Proprio quest’ultimo può rappresentare il principale pericolo per l’Avellino, avendo sin qui dimostrato di saper dettare sapientemente i ritmi del gioco e rendersi pericoloso in zona offensiva. Il calore del Menti, che Rastelli ben conosce essendo stato calciatore e allenatore delle Vespe, rappresenterà poi un’ulteriore insidia per i biancoverdi».
Rispetto alla Juve Stabia, l’Avellino è invece partito molto male, con le prime ombre che già attanagliano la panchina di Rastelli. Cosa ne pensa dei biancoverdi? Quale giocatore ruberebbe agli irpini?
«L’Avellino ha costruito una squadra solida destinata, almeno sulla carta, a giocarsi la promozione diretta con Benevento, Catania, Crotone e chi altro, cammin facendo, dovesse riuscire ad inserirsi in questa battaglia per la conquista della serie B. Il passaggio a vuoto alla prima giornata non deve ingannare, il percorso è lungo e, una volta trovata l’amalgama, le qualità del gruppo emergeranno sicuramente. Mister Rastelli, che ad Avellino ha già vinto e da qualche campionato a questa parte è in credito con la dea bendata, necessita di tempo, anche se sono comprensibili le ambizioni di una piazza che merita di calcare palcoscenici maggiormente idonei al proprio blasone. Se dovessi portare via un calciatore agli irpini, probabilmente sceglierei Armellino, calciatore di talento ed esperienza che nel recente passato ha dimostrato di poter spostare gli equilibri delle gare. Inoltre, sa come si vince, essendo stato tra i protagonisti delle cavalcate trionfali di Lecce, Monza e Modena. Ma attenzione anche a Marconi, se dovesse tornare il bomber implacabile ammirato a Pisa, potrebbe contribuire concretamente a regalare ai tifosi biancoverdi una stagione al vertice».