Avellino Calcio – Taccone ci crede ancora: richiesta in autotutela per la Serie B

E’ tutto un rebus. Mentre la nuova società della SSD Calcio Avellino lavora per il ritorno allo stadio Partenio-Lombardi in vista del match di Coppa Italia contro il Nola, si tratta della prima apparizione ufficiale per la neonata società di Gianandrea De Cesare, la vecchia società, dell’Avellino di Walter Taccone, lavora nell’ombra per far valere le proprie ragioni in merito all’esclusione rimediata in questa folle estate del calcio italiano.
Infatti, stando ad alcune indiscrezioni trapelate, Walter Taccone insieme al proprio pool di avvocati starebbe lavorando alla richiesta in autotutela per l’iscrizione al campionato di Serie B, oltre che al ricorso da presentare per la eventuale disparità di trattamento in merito alla fideiussione Finworld, che non è da contestualizzare nelle tempistiche ma è da approfondire nel metodo di valutazione delle carte da parte della Lega B.
Una notizia che vedrebbe gli avvocati di Taccone presentare il giorno 30 agosto la documentazione necessaria in FIGC per la richiesta in autotutela di riammissione nel campionato cadetto, un’operazione studiata a tavolino per imprimere pressioni alla Figc che attualmente si ritrova fra le mani un caso sui generis che non si era mai verificato prima nella storia del calcio italiano. Attualmente la neonata società di De Cesare ha ereditato la continuità storica del club, in attesa del comodato d’uso del logo e della denominazione possedute dall’Associazione per la Storia, ma una eventuale riammissione della società di Taccone porterebbe ad uno stravolgimento di tale situazione, portando la città di Avellino ad avere due squadre, di cui solo una in possesso del titolo storico.
Ovviamente questa operazione di Walter Taccone, a parer nostro, se confermata, volge ad ottenere un maxi risarcimento da parte della FIGC per i danni ricevuti dall’esclusione del campionato cadetto, che hanno comportato lo svincolo d’ufficio di tutti i tesserati ed un danno all’immagine del club.
A quanto pare l’estate folle del calcio italiano non si è ancora conclusa. È in attesa delle decisioni del Collegio di Garanzia del 7 settembre che potrebbero portare ad una nuova B a 22 squadre e un ripescaggio a cascata di altre società anche in Serie C, Taccone prova a difendersi in tutte le sedi. L’obiettivo è quello di arrivare al Tas di Losanna e vedersi riconosciuti tutti i danni. Si vocifera di un maxi risarcimento milionario per una cifra di almeno 30 milioni di euro. Perché le possibilità di rivedere riconosciuti i diritti sportivi (Serie B o Serie C) è ipotesi alquanto remota. Taccone sta procedendo ad osservare tutti i doveri imposti. Come il pagamento degli emolumenti ai calciatori, il rimborso degli abbonati, la licenza del Partenio-Lombardi. Insomma, tutto fa pensare e conduce ad una richiesta ultramilionaria di risarcimento che potrà avvenire solo davanti al Tas di Losanna. Ci vorrà tempo ma intanto i legali dell’ex patron dell’Avellino calcio sono al lavoro. E non lasciano nulla al caso.