SERIE B

Cottafava illude il Latina. Avellino che conquista 1 punto in extremis con Ciano

INTRO: Non sempre è possibile vincere. A volte non ci sono proprio i presupposti. In determinate situazioni c’è poco fare quando una squadra di calcio non va. Nel gergo calcistico si dice semplicemente che “non gira”. Quando non si è al top della condizione è difficile imporre il proprio gioco, i propri ritmi. L’avversario ti mette sotto e ti fa soffrire e alla fine, nella maggior parte dei casi, matura la sconfitta. Ma quando si ha a che fare con l’Avellino non è mai detta l’ultima parola. Questa la sintesi della gara, con i lupi hanno sofferto, forse come non mai al Partenio. Nel finale però è tornata la grinta. Si è rivista la cattiveria. E’ venuto fuori l’orgoglio. Quelle tipiche caratteristiche che hanno contraddistinto l’Avellino fino ad ora. La determinazione di 11 guerrieri feriti è stata decisiva. Con la forza della disperazione l’ultimo assalto è stato quello buono. Esordio al Partenio di Ciano bagnato con il goal del pareggio. Potevamo anche vincerla all’ultimo istante. Castaldo però non è stato lucido al momento di regalarci i 3 punti. Ma va bene lo stesso. Eccome se va bene. Pareggio più che giusto alla fine. Cottafava aveva illuso i pontini, autori davvero di una buona partita.

AVELLINO: Poche le novità. Da segnalare il rientro di Peccarisi al centro della difesa. Ecco i titolari: Terracciano; Peccarisi, Fabbro, Pisacane; Bittante, Arini, D’Angelo, Schiavon, Zappacosta; Castaldo, Galabinov.

LATINA: Breda si presenta in Irpinia senza timore. 3-5-2 a specchio e subito Paolucci dal primo minuto. Questi gli 11 iniziali: Iacobucci; Esposito, Cottafava, Brosco; Ristovski, Bruno, Morrone, Gerbo, Alhassan; Paolucci, Jonathas.

NOTE: Nottata tiepida su Avellino. I venti di Scirocco riscaldano ancor di più i già infuocati tifosi irpini, giunti in 6mila nonostante la pioggia del Partenio. Buona la rappresentanza pontina, stimabile in circa 400 unità.  Il campo è di conseguenza non in perfette condizioni, ma accettabili. Dirige la gara il signor Cervellera di Taranto, coadiuvato da Ranghetti e Lo Cicero.

PRIMO TEMPO: Qualcosa non va. Lo si nota subito. Due squadra diverse in campo. Avellino impallato e in affanno fin dai minuti iniziali. Latina più intraprendente, rapido e pericoloso. La prima opportunità è di marca biancoverde. Punizione dal vertice destro dell’area. Zappacosta sulla sfera. Destro a giro, palla al centro, Galabinov viene trattenuto e messo giù da Cottafava. Rigore netto, evidente, grande come lo Stadio Partenio. L’arbitro vede ma non se la sente di fischiare il penalty. A parte quest’episodio, il Latina arriva primo su tutti i palloni e si dimostra più in condizione. Al 19° Paolucci libera Jonathan che si presenta tutto solo davanti a Terracciano, ma il suo diagonale è completamente sbagliato e finisce a lato. E’ una gara non bella. I laziali tra le linee fanno male, specie con i rapidi scambi e filtranti dei loro calciatori più tecnici. Lupi che provano a costruire gioco, ma il possesso è sterile e gli attaccanti toccano pochi palloni. Al 27° nuova chance per il Latina. Paolucci fa una bella discesa sull’out sinistro. Il cross rasoterra è per l’arrembante Morrone, che tutto solo sul secondo palo la spedisce sull’esterno della rete. Tre minuti dopo nuovo contropiede pontino. Alla conclusione si presenta Paolucci. Terracciano si oppone, ma la sfera resta lì. Jonathas è a due passi e va per il tapin, ma Fabbro si esalta e compie un miracoloso anticipo che vale più d’un goal. L’Avellino si sveglia nel finale. Al 36° scambio Castaldo-Galabinov, con quest’ultimo che prova di sinistro, non trovando lo specchio della porta. Risponde il Latina al minuto 39, con una punizione di Alhassan che termina in Curva Nord. Ultima occasione del primo tempo per l’Avellino. Bella palla di Zappacosta per Castaldo. Il colpo di testa è debole, ma sulla traiettoria c’è Schiavon che impatta la sfera in spaccata. Ma il gioco è fermo per un irregolarità del centrocampista biancoverde. Termina a reti inviolate il primo tempo. 0-0.

SECONDO TEMPO: Il canovaccio non cambia. Il Latina preme, con l’Avellino incapace di imporre il proprio gioco. Subito pericolosa la squadra di Breda, con un cross di Gerbo su cui interviene Peccarisi che rischia l’autorete. Al 5° ci prova Bruno da fuori, con palla deviata in angolo. Risposta dei lupi all’8° con Schiavon, sfera però alle stelle. Ancora Avellino, stavolta con Castaldo che di testa non riesce a sfruttare al meglio un traversone di Zappacosta. All’11° punizione pericolosa dai 25 metri di Paolucci, ma la conclusione alta non impensierisce Terracciano. Al 14° la punizione dal limite arriva per i biancoverdi. Posizione defilata sulla destra. Zappacosta sulla sfera, tiro e pallone alzato in angolo con la punta della dita da Iacobucci. L’arbitro però non vede il tocco del portiere. Neanche il guardalinee segnala nulla. Il gioco riparte quindi una la rimessa da fondo e il Latina guadagna dopo pochi secondi un calcio d’angolo. Ristovski batte il corner e Cottafava segna il goal del vantaggio con una precisa incornata. 0-1. Nonostante lo Scirocco cala il gelo sul Partenio. Rastelli corre subito ai ripari. Fuori Fabbro, dentro Ciano. L’Avellino passa al 3-4-1-2. Reazione dell’Avellino che per pochissimo non trova il pari immediato. Cross dalla destra e presa sicura di Iacobucci. Ma clamorosamente al portiere pontino sfugge la sfera e Galabinov non coglie l’attimo, credendo di aver commesso fallo. Irpini sbilanciati alla ricerca del pari. Al 24° contropiede neroazzurro, con Paolucci che defilato sulla destra impegna Terracciano alla parata in due tempi. Rischia Rastelli. Fuori Peccarisi, dentro Millesi. Cresce l’Avellino. Lo fa con poca lucidità ma con tanta rabbia.

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Il momento in cui Alhassan salva il risultato. Si nota chiaramente come la sfera abbia superato tutta la linea di porta.

Al 28° l’occasione più ghiotta e discussa della gara. Schiavon si ritrova smarcato davanti ad Iacobucci. Il numero 1 laziale salva, ma la palla resta lì, vagante nel cuore dell’area. Castaldo ci si fionda di testa. La sfera sta per entrare, ma Alhassan interviene alla disperata e toglie la palla dalla rete. Proteste di tutta la squadra biancoverde. La sensazione è che la palla fosse già entrato al momento dell’intervento di Alhassan. Le immagini televisive confermeranno che il pallone aveva completamente superato la linea di porta. Clamorosa svista dell’arbitro, ma soprattutto del guardalinee, che non ravvisa il goal del pareggio. Il Latina inizia ad essere con le spalle al muro. Breda corre ai ripari effettuando tutte e tre le sostituzioni intorno alla mezz’ora. Fuori Gerbo, Ristovski e Bruno, dentro Crimi, Milani e  Ricciardi. Rastelli non ci sta e osa come mai prima d’ora. Esce D’Angelo, ed entra il Pitone Biancolino. 3-3-1-3 iper offensivo, ma gli schemi non contano più. E’ un assedio adesso. Difesa del Latina bombardata di lanci lunghi verso le tre torri, Galabinov, Castaldo, Biancolino. Al 38° il Pitone esegue una mezza rovesciata, che però finisce a lato. Lupi più cattivi. Biancolino indomabile su tutti i palloni. L’arbitro concede 4 minuti di recupero.

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L’esultanza del Pitone sul goal di Ciano

E proprio allo scoccare del 45° si concretizza la reazione biancoverde. Schiavon porta palla e vede un buco nella difesa laziale. Biancolino riceve, ma è solo e spalle alle porta. Il Pitone però inventa un assist di prima al bacio per l’accorrente Ciano che si ritrova al suo fianco. L’ex Padova è tutto solo davanti ad Iacobucci e di sinistro non perdona firmando la sua prima rete con la maglia dell’Avellino. E’ il pareggio. 1-1. Entusiasmo alle stelle. C’è ancora tempo. Adesso i lupi vogliono vincerla. Il Partenio è una vera bolgia. Il Latina è frastornato come un pugile stordito. Incredibile ciò che succede al 47°. I biancoverdi hanno addirittura la grande palla goal che vale i 3 punti. Azione concitata. Ciano porta palla, Biancolino fa la sponda proprio per Ciano che con la punta del piede serve Castaldo in orizzontale. Il numero 10 irpino è solo, completamente solo. Iacobucci tenta di intervenire disperatamente ma è troppo lontano. Castaldo ci va con la punta del piede destro. Sembra fatta, ma l’attaccante impatta male la sfera, che si alza e finisce alta. Finisce qui. 1-1.

ANALISI: E’ un Avellino con gli attributi. Incapace di fare la solita partita, ma capace di reagire ad ogni tipo di avversità. Peccato non aver trovato prima il goal del pareggio. Forse a quest’ora parleremo di tutt’altro risultato. Il Latina però non meritava la sconfitta. La prova offerta dall’11 pontino è stata davvero buona. Almeno un’ora di gioco a livelli altissimi. Squadra compatta e più brillante che in molti frangenti ha fatto valere il tasso tecnico superiore dei singoli. Avellino un po’ in affanno, ma stavolta in crescendo, al contrario di quanto accaduto in quel di Novara. Peccarisi e Fabbro son andati spesso in difficoltà, specie nei fulminanti contropiedi laziali. Il centrocampo ha reso leggermente meno dei soliti standard, ma il merito in questo caso va alla ragnatela tattica e al feroce pressing studiato e messo in atto da Breda. Davanti oggi era dura. Galabinov e Castaldo hanno fatto il possibile, ma con i vari Cottafava e Bruno e via dicendo era molto difficile sfruttare le palle alte. Non passa inosservata la prova di Biancolino. Il Pitone sembra davvero un altro calciatore. Appena entrato ha fatto sentire la sua presenza creando il caos nella difesa neroazzurra, reinventandosi uomo assist per ben due volte.

EPILOGO: La strada è quella giusta. Lupi che faticano ma che non mollano e non cedono. E’ un periodo di poca brillantezza, frutto certamente della lunga sosta e della preparazione mirata a far rendere al meglio la squadra nel medio-lungo periodo. E’ indispensabile non fare drammi e ripartire ben consapevoli delle proprie capacità. E la grande capacità di questa squadra è quella di potersela giocare alla pari con tutte, come dimostrato finora.

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