SERIE B

Perugia e Virtus Entella in serie B: orai play-off

Il Perugia aggiunge con la promozione odierna in serie B un’altra tappa significativa alla storia del club biancorosso degli ultimi 50 anni, che conta – dall’anno della sua fondazione, il 1905 – 13 partecipazioni al campionato italiano di Serie A, dove ha conseguito come miglior piazzamento un secondo posto nell’annata 1978-1979, quella dello storico record d’imbattibilita’.  Una nuova svolta nella storia della societa’ avvenne sul finire del 1991, quando Luciano Gaucci, imprenditore romano gia’ vicepresidente della Roma, rilevo’ un Perugia che si barcamenava in Serie C1 ed era sull’orlo del fallimento. Nella stagione 1995-1996 il Perugia, con Giovanni Galeone in panchina e trascinato dai gol di Marco Negri, il salto in Serie A. Una permanenza durata pero’ soltanto un anno, ma l’anno dopo il ritorno’ immediato in massima serie, per restarci 6 anni. Nel 2005, pero’, il Perugia venne escluso dal successivo campionato di Serie B dalla giustizia sportiva per problemi economici. Riusci’ a iscriversi al campionato di Serie C1 sotto una nuova amministrazione societaria, capeggiata da Vincenzo Silvestrini e denominata Perugia Calcio. Al termine della stagione 2007-2008 la famiglia Silvestrini decise di lasciare la proprieta’. Il 10 luglio 2008 il club venne acquistato dal Leonardo Covarelli, reduce da tre annate alla guida del Pisa. Nel girone A la Prima Divisione 2009-2010, poi per problemi finanziari, la societa’ venne dichiarata fallita, con la revoca dell’affiliazione e la ripartenza dai dilettanti. Il 12 luglio 2010 nacque l’Associazione sportiva dilettantistica Perugia Calcio, con a capo l’imprenditore Roberto Damaschi. Tra il 2011 e il 2012 il doppio salto di categoria fino alla prima divisione: l’anno scorso la finale play-off per la B persa con il Pisa. Ieri, la vittoria con il Frosinone e il ritorno in B.

VIRTUS ENTELLA

Il Perugia aggiunge con la promozione odierna in serie B un’altra tappa significativa alla storia del club biancorosso degli ultimi 50 anni, che conta – dall’anno della sua fondazione, il 1905 – 13 partecipazioni al campionato italiano di Serie A, dove ha conseguito come miglior piazzamento un secondo posto nell’annata 1978-1979, quella dello storico record d’imbattibilita’.  Una nuova svolta nella storia della societa’ avvenne sul finire del 1991, quando Luciano Gaucci, imprenditore romano gia’ vicepresidente della Roma, rilevo’ un Perugia che si barcamenava in Serie C1 ed era sull’orlo del fallimento. Nella stagione 1995-1996 il Perugia, con Giovanni Galeone in panchina e trascinato dai gol di Marco Negri, il salto in Serie A. Una permanenza durata pero’ soltanto un anno, ma l’anno dopo il ritorno’ immediato in massima serie, per restarci 6 anni. Nel 2005, pero’, il Perugia venne escluso dal successivo campionato di Serie B dalla giustizia sportiva per problemi economici. Riusci’ a iscriversi al campionato di Serie C1 sotto una nuova amministrazione societaria, capeggiata da Vincenzo Silvestrini e denominata Perugia Calcio. Al termine della stagione 2007-2008 la famiglia Silvestrini decise di lasciare la proprieta’. Il 10 luglio 2008 il club venne acquistato dal Leonardo Covarelli, reduce da tre annate alla guida del Pisa. Nel girone A la Prima Divisione 2009-2010, poi per problemi finanziari, la societa’ venne dichiarata fallita, con la revoca dell’affiliazione e la ripartenza dai dilettanti. Il 12 luglio 2010 nacque l’Associazione sportiva dilettantistica Perugia Calcio, con a capo l’imprenditore Roberto Damaschi. Tra il 2011 e il 2012 il doppio salto di categoria fino alla prima divisione: l’anno scorso la finale play-off per la B persa con il Pisa. Ieri, la vittoria con il Frosinone e il ritorno in B.

 

LA SITUAZIONE PLAY_OFF

 

Il Perugia aggiunge con la promozione odierna in serie B un’altra tappa significativa alla storia del club biancorosso degli ultimi 50 anni, che conta – dall’anno della sua fondazione, il 1905 – 13 partecipazioni al campionato italiano di Serie A, dove ha conseguito come miglior piazzamento un secondo posto nell’annata 1978-1979, quella dello storico record d’imbattibilita’.  Una nuova svolta nella storia della societa’ avvenne sul finire del 1991, quando Luciano Gaucci, imprenditore romano gia’ vicepresidente della Roma, rilevo’ un Perugia che si barcamenava in Serie C1 ed era sull’orlo del fallimento. Nella stagione 1995-1996 il Perugia, con Giovanni Galeone in panchina e trascinato dai gol di Marco Negri, il salto in Serie A. Una permanenza durata pero’ soltanto un anno, ma l’anno dopo il ritorno’ immediato in massima serie, per restarci 6 anni. Nel 2005, pero’, il Perugia venne escluso dal successivo campionato di Serie B dalla giustizia sportiva per problemi economici. Riusci’ a iscriversi al campionato di Serie C1 sotto una nuova amministrazione societaria, capeggiata da Vincenzo Silvestrini e denominata Perugia Calcio. Al termine della stagione 2007-2008 la famiglia Silvestrini decise di lasciare la proprieta’. Il 10 luglio 2008 il club venne acquistato dal Leonardo Covarelli, reduce da tre annate alla guida del Pisa. Nel girone A la Prima Divisione 2009-2010, poi per problemi finanziari, la societa’ venne dichiarata fallita, con la revoca dell’affiliazione e la ripartenza dai dilettanti. Il 12 luglio 2010 nacque l’Associazione sportiva dilettantistica Perugia Calcio, con a capo l’imprenditore Roberto Damaschi. Tra il 2011 e il 2012 il doppio salto di categoria fino alla prima divisione: l’anno scorso la finale play-off per la B persa con il Pisa. Ieri, la vittoria con il Frosinone e il ritorno in B.

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