SERIE B

La vittoria del cuore: ma lasciate stare Davide e Golia. Ha vinto l’Avellino

L’Avellino comincia male. Sei minuti da incubo. Sei minuti in apnea. Il Latina colleziona più palle gol in 3600 secondi che in 3 partite di campionato disputate fino ad ora. Sembra un calvario per i biancoverdi che in campo non ci scendono proprio. Sforzini ci prova. Sempre lui. Di testa e di piede. Una volta Gomis ci mette una pezza, poi mette fuori. Sbaglia due occasioni ma la terza non perdona e con la clamorosa papera di Gomis da due passi fa centro. Maledetto Francioni. Sembra una maledizione incredibile. Ma dopo lo schiaffo l’Avellino si rialza. Altro che Davide contro Golia. Sembra Lazzaro toccato miracolosamente nell’orgoglio di un Latina che arretra. Si arretra, perde metri. Kone ricorda di essere un fuoriclasse. Arini e Schiavon randellano. Castaldo prende i lupi per mano. E Rastelli gli dà una mano tirando fuori Arrighini e mettendo Comi. E’ monologo biancoverde. Occasioni a raffica, padronanza del campo. I pontini affondano nella propria palude fino a quando Baracani annulla un gol che sembra regola rissimo a Gigi Castaldo. Ma il gol è nell’aria. Si. In quella stessa aria dove echeggiano i cori dei 600 irpini. Fino al 44′ quando Castaldo si inventa Calvaresi. Ma non dal limite dell’area ma dentro l’area. Benedetta. Pennellata di Schiavon, stop di petto e tiro a volo. San Gigi Castaldo c’è. Eccome. E viene giù la tribuna laterale. Quella occupata dai malati di sempre. E cioè i tifosi irpini. Finisce il primo tempo in rissa. O quasi. Perchè a fischio dell’arbitro, Rossi spara una cannonata su Regoli. Giallo giusto e tutti negli spogliatoi con l”arbitro e la terna che trovano difficoltà a tenere tutti a bada.

Si va negli spogliatoi. Beretta cambia. Mette dentro Dallafiore e tira fuori Esposito. Il Latina prova a spingere. Si ma non ha benzina. Perché l’Avellino sale in cattedra a dare lezioni di sacrificio. Di attaccamento alla maglia. Fuori Zito al 10’ dentro Visconti. Si corre, si soffre. Il Latina non è mai pericoloso. I lupi amministrano. Fino al 21’. Regoli dal limite prova la botta su punizione. Il portiere non trattiene e Vergara si inventa bomber. Tap-in da due passi e la palla va. Si va lì, in fondo al sacco. Per il gol della vittoria. E’ il festival delle ammonizioni. Va fuori Rossi, il secondo di Rastelli. Poi anche il mister. Espulsi entrambi per proteste. Cinque minuti di recupero. Qualche occasione per il tris. Gomis ha qualche paratone esagerato. Ma dopo i 6 minuti di inferno apocalittico iniziali, l’Avellino risorge. Come Davide contro Golia? No, come l’Avellino. #Colcuoresivince. Sempre.

 

LATINA (3-5-2): Farelli 5.5; Brosco 6, Cottafava 5.5 (25’st Doudou sv), Esposito 5.5 (1’st Dellafiore 5.5); Angelo 5.5, Crimi 7.5, Viviani 6.5, Sbaffo 5.5, Rossi 6; Petagna 5 (15’st Paolucci 5), Sforzini 6.5. In panchina: Spilabotte, Bruscagin, Bruno, Milani, Valiani, Almici. Allenatore: Beretta 6

AVELLINO (3-5-2): Gomis; Vergara, Pisacane(26’st Bittante ), Chiosa; Regoli, Kone, Arini, Schiavon, Zito (10’st Visconti); Arrighini (27’pt Comi), Castaldo. In panchina: Frattali, Petricciuolo, Pozzebon, Soumare’, Angeli, D’Attilio. Allenatore: Rastelli 6

ARBITRO: Baracani di Firenze

RETI: 5’pt Sforzini, 44’pt Castaldo, 22’st Vergara.

NOTE: spettatori 2277 paganti per un incasso di 24721 euro. Quota abbonati: 2135 per incasso giornaliero di 22.590 euro. Ammoniti: Sbaffo, Esposito, Kone, Rossi, Gomis, Crimi, Dellafiore, Schiavon. Angoli 9-5. Recupero: 2′; 5′.

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