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Avellino, un muro da abbattere. Ecco da quanto non prende gol il Vicenza di Vecchi

Il dato statistico sulla formazione biancorossa

Dopo l’amaro 0-0 della gara d’andata, l’Avellino si prepara per il ritorno della semifinale playoff. Al “Menti” di Vicenza bisognerà vincere per proseguire il cammino nella postseason. Per farlo si dovrà abbattere un vero e proprio muro. Vediamo insieme perché.

Avellino, un muro da abbattere. Ecco da quanto non prende gol il Vicenza di Vecchi

La formazione di Stefano Vecchi è ancora imbattuta nella postseason e non ha subito neanche un gol nelle cinque gare fin qui disputate. L’imbattibilità della formazione biancorossa è salita a 503 minuti (recuperi esclusi), tenendo conto che l’ultimo gol incassato risale alla sfida con l’Alessandria (38° giornata di campionato) dello scorso 28 aprile.

Nell’occasione a punire il Vicenza – che poi si impose in rimonta nei minuti finali – fu il gol di Busatto. L’attaccante dei grigi trovò la via della rete al minuto numero 37 del primo tempo. La rete arrivò però su calcio di rigore, quindi l’imbattibilità di Confente e compagni si estende ancor di più se si considerano soltanto i gol subiti su azione.

In tal caso l’ultima rete incassata risale allo scorso 14 aprile quando, in Mantova-Vicenza (1-2, 36° giornata della regular season), a bucare la retroguardia veneta fu Burrai con una conclusione dal limite all’inizio della ripresa (minuto numero 53).

Un rapido calcolo porta il totale dei minuti di imbattibilità a 667: in pratica la compagine biancorossa non subisce rete su azione da più di undici ore di gioco. Un dato importante a cui si affianca anche quello relativo soltanto alle gare interne.

L’ultimo gol subito al “Menti” risale allo scorso 7 aprile (Vicenza-Novara 2-1, 35° giornata). Il gol di Urso, realizzato al 2’ della ripresa a cavallo della doppietta decisiva di Ferrari, è stato l’ultimo boccone amaro ingoiato prima di tre clean sheet consecutivi (Trento in campionato, Taranto e Padova nei playoff) e di 313 minuti di imbattibilità.

Da qualsiasi prospettiva si guardi, l’Avellino si troverà davanti un vero e proprio muro. Nella gara d’andata i biancoverdi hanno creato più di qualche crepa ma non sono riusciti a farlo crollare. Domenica ci sarà una nuova possibilità.  Quella del dentro o fuori: abbattere il muro per continuare a sognare.


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