Esperienza, ma non solo. Il lupo ora ha una nuova pelle
Under 25 alla ribalta in casa biancoverde
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Nelle ultime settimane l’Avellino ha cambiato decisamente passo, scalando la classifica e superando con scioltezza il primo turno di Coppa Italia.
A dare linfa ai lupi la grinta e la leadership di alcuni senatori, ma anche la freschezza e l’esuberanza dei giovani.
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La nuova pelle del lupo
L’Avellino 2023-2024 era nato in estate sotto il segno dell’esperienza, con un undici iniziale costruito con giocatori vincenti e già pronti all’uso. Capaci subito di imporsi e di guidare la barca nel mare in tempesta.
Nel giro di poche settimane le cose sono cambiate. A causa di molteplici fattori – infortuni, squalifiche, scadimenti di forma – mister Pazienza ha fatto di necessità virtù, ricevendo risposte più che positive da coloro che sono stati chiamati in causa.
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Under 25 alla ribalta
All’esperienza si sono aggiunti altri fattori. Con la sapiente guida di uomini come Benedetti, Armellino, Cancellotti, Varela, il ripescato Casarini e capitan Tito, si sono imposti all’attenzione giovani elementi che inizialmente parevano soltanto delle alternative ai senatori del gruppo.
Accanto all’indiscussa titolarità di Ghidotti (classe 2000), Mulè (1999) si è preso con grande disinvoltura il ruolo di braccetto sinistro difensivo e Ricciardi (2000) ha spazzato via le critiche della scorsa stagione con prove di assoluta sostanza. Gori (1999) non ha fatto rimpiangere gli assenti, Sgarbi (2001) è diventato in poco tempo il leader tecnico della squadra.
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In rampa di lancio
Pronti a seguire la scia ci sono altri calciatori in rampa di lancio, desiderosi di mettere in difficoltà lo staff tecnico biancoverde. Dal jolly Sannipoli (2000) a Falbo (2000). Da Pezzella (2000) a Maisto (2003), fino ad arrivare al più giovane della compagnia, Tozaj (2004).
Ognuno di loro sta scaldando i motori, sfruttando i minuti messi a disposizione dall’allenatore. In attesa di chiamate ancor più corpose. Esperienza ma non solo, il lupo ora ha nuova pelle.