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Calcio Avellino, La Porta: “Nessuna rivincita per me. Patuzzi: “Viscovo un predestinato”

Archiviata la regoular season di Serie D, con la promozione ottenuta domenica scorsa a Rieti nello spareggio con il Lanusei, l’Avellino si proietta nella Poule Scudetto, dove affronterà nel gironcino il Bari e il Picerno. Un’altra competizione dove provare a dare visibilità a chi ha giocato meno e regalare altre soddisfazioni ai tifosi, a partire dalla gara mai banale con il Bari, che domenica sarà ospite al Partenio.

A parlare del match, Giovanni Bucaro, tecnico biancoverde, che ha così presentato la sfida ai galletti: “Sarà la conferenza stampa di chi lavora dietro le quinte. Parleranno il preparatore atletico Pietro La Porta e il preparatore dei portieri Fabio Spatuzzi”.

La Porta: “Siamo contentissimi del risultato raggiunto che è un risultato di tutti. Come sapete siamo partiti a fine agosto con difficoltà immani e abbiamo fatto dei salti da gigante per arrivare pronti. Con l’arrivo di Bucaro e Cinelli c’è stata subito una grande sinergia e una grande empatia. Questa squadra e questo gruppo hanno dimostrato gran cuore, che è determinante per raggiungere i risultati. Cosa cambia dal professionismo ai dilettanti? Cambia molto ma noi ci siamo sempre allenati come professionisti non pensando di essere in Serie D. Il passato con Toscano? Preferisco non parlarne, io sono irpino e sono felice di quanto fatto. Non ho voluto rivincite e non voglio tornare su quell’episodio di qualche anno fa. Sono felice di aver lavorato con uno staff fantastico. Ringrazio anche il dott. Esposito per averci dato sempre il suo supporto. Ringrazio tutto lo staff, Picariello, Ambronone, il magazziniere Antonio, insomma tutti. Gli atleti poi sono stati grandi professionisti che hanno dato il massimo. La Serie B subito? Sono felice che si faccia questa domanda a me da irpino, ma è una domanda che va fatta alla società e con altre tempistiche. La partita con il Bari è per noi importante e ci teniamo a far bene, anche perchè la stagione non è finita. Emozioni di domenica? Fantastiche, io fui allontanato dal campo e ho visto la gara in tribuna e vedere che tremava tutto è stato emozionante. Ho il lupo nel cuore e ora portarlo sul petto è un orgoglio e un onore. La mia dedica? A tutti, allo staff, alla società, ai tifosi e a mia moglie”. 

Fabio Patuzzi: “Ho tagliato i capelli per una promessa fatta con i ragazzi e ho mantenuto la promessa. Viscovo? La scelta dell’under in porta è stata una mossa importante che ci ha permesso delle soluzioni importanti. Merito anche a Lagomarsini perchè passare da titolare inamovibile ad essere una seconda linea e non è semplice perchè ha sempre mostrato equilibrio e professionismo. Quello che ha impressionato di più di Viscovo è la sua serenità e la sua freschezza mentale. Lui o ci sono 10 persone o 30.000 non gli dà peso, gioca con la stessa energia senza timori. Cosa ho provato a vincere il campionato? Una emozione stupenda e vincerlo a 25 anni è un orgoglio, sono il più giovane in Italia forse. La dedica, ai miei genitori, che c’hanno creduto più di me”. 

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