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Silvestri, lo specialista dei gol di testa: arma letale per Braglia

Il numero 28 è sempre più decisivo per i lupi

Quattro gol nel giro di venti presenze non possono essere un caso, soprattutto se di mestiere fai il difensore. È questo il dato che più di ogni altro certifica il momento vissuto da Luigi Silvestri, pilastro difensivo dei lupi e mattatore a suon di gol nel corso delle ultime settimane. Nel giro di due mesi, dalla gara d’andata con il Bisceglie a quella di ieri con la Casertana, il numero 28 ha timbrato per quattro volte il cartellino. Tutti squilli di un certo peso, tutti acuti da risolutore per un calciatore che si sta letteralmente imponendo nello scacchiere tattico di Braglia.

Dei quattro gol realizzati, infatti, ben tre sono stati decisivi per le sorti della gara, regalando punti pesanti all’Avellino. Oltre all’importanza specifica dei gol, poi, l’altra peculiarità riguarda il tipo di marcature realizzate. In tre occasioni Silvestri ha fatto male alle difese avversarie colpendo di testa, arrivando con i tempi giusti dalle retrovie e beffando tutti con il suo istinto da bomber mancato. Su palla inattiva il difensore palermitano è diventato un’arma letale per Braglia, un fattore prezioso specie nei momenti più bloccati del match.

Ma l’impatto di Silvestri sul campionato dell’Avellino non si riduce ai soli gol. L’ex Potenza è infatti un vero e proprio leader, nello spogliatoio e in campo, per la sua generosità e il suo temperamento da guerriero. La sua aggressività in marcatura e nel senso della posizione sono tra i principali segreti della retroguardia biancoverde, solida e affidabile come non mai, la migliore d’Italia nel 2021.

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