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Un campione del mondo e tanti vecchi amici. Avellino, incroci pericolosi sulla strada che porta alla B

Il possibile percorso dei lupi

L’Avellino scalda i motori in vista del suo debutto nei playoff. I lupi stanno ricaricando le pile per arrivare carichi e determinati all’inizio della postseason. Il campionato è ormai alle spalle, si parte con una nuova avventura verso il sogno chiamato Serie B. La strada sarà lunga e difficile, ci saranno tanti ostacoli sul percorso e tanti vecchi amici pronti a battagliare.

Chi torna al Partenio?

Nel debutto di mercoledì’ 4 maggio, comunque vada il primo turno in programma domenica, ci sarà subito qualche ex che tornerà in Irpinia. Ci sarà la rivincita con il Foggia di Zeman, Di Paolantonio e Garofalo oppure bisognerà preoccuparsi della Turris di Sbraga e Santaniello? Se poi sulla ruota dei playoff uscirà subito una sorpresa guai a sottovalutare il Monterosi di Adamo, Errico e Rocchi o il Picerno di Albadoro, Dettori, Esposito e Viscovo.

Nel mezzo del cammin…

Passato (si spera) il primo ostacolo, l’Avellino si tufferebbe nella fase centrale della competizione. A petto in fuori e con i gradi di testa di serie da sfoggiare nel primo turno della seconda fase, gli ottavi di finale. Il sorteggio definirà l’avversario e si potrebbe dover fare i conti con il Lecco di Celjak, con la Pergolettese di Arini e Bariti, con la Pro Vercelli di Comi oppure con la Triestina di Ligi e Trotta. Potrebbero prendere la strada del Partenio-Lombardi anche il Piacenza di Cosenza, la Lucchese di Belloni, il Gubbio di Malaccari e Migliorini, l’Olbia di Pisano, il Pescara di De Risio ed Illanes, l’Entella di Chiosa, Karic e Morosini oppure l’Ancona di mister Colavitto che già ha fatto male ai lupi in Coppa Italia nelle fasi primordiali di questa stagione. Se il sorteggio regalasse poche emozioni ecco il possibile incrocio con il Monopoli di Baraye, con il Francavilla di Miceli oppure con qualcuna di quelle schivate al primo incrocio.

La fase finale

Superato anche il secondo ostacolo ecco la fase decisiva. Dai quarti in avanti entrerebbero in scena i pezzi da novanta. Il Padova del campione del mondo Oddo, la Reggiana di Arrighini, D’Angelo e Laezza, il Palermo di Fella, Giron e Perrotta. Ci sarebbe poi anche il Catanzaro. Nei giallorossi non ci sono vecchi amici ma giocarsi la cadetteria contro Iemmello e Vivarini, due che a quest’ora avrebbero potuto preparare i playoff con il biancoverde addosso, avrebbe davvero un gusto particolare.

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