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Un tuffo nel passato. Chi se li ricorda?

Siccome SportAvellino è una testata che ama i colori biancoverdi dalla testa ai piedi e che è soprattutto una redazione giovane, proprio dei tanti giovani di belle speranze passate all’ombra del Partenio che ora vi voglio dedicare due, tre, al massimo quattro righe.

Stagione 2010-2011, torneo di Seconda Divisione, dopo il ripescaggio nei pro, Nicola Dionisio porta a mister Marra, tanti, tantissimi giovani di prospettiva. C’è chi ha avuto un discreto successo, anzi, un bellissimo successo vedi il gladiatore Angelo D’Angelo (ma lui già arrivo a dicembre del 2009 dalla Turris se non erro e debuttò con la famosa Avellino.12 che tutti prendevano in giro), chi, invece, si è declassato a giocare fino in Eccellenza.

Chi se li ricorda, i vari Umberto Varriale, Raffaele Maiorano, Patrizio Caso, Antonio Meola, Francesco Bruno, Pippo Viscido, i nostri Renato Ricci e Mario Cece. Tutti questi sopracitati trovarono chi poco, chi molto spazio nelle ere Marra-Vullo. Prendiamo gli esempi di Caso e Bruno che a suon di belle prestazioni in difesa ebbero un discreto successo tra gli addetti ai lavori. Oggi il centrale di Tramonti è capitano dell’Arzanese, mentre Bruno non riesce a trovare spazio nella Casertana. Meola, titolare fisso della corsia di destra, a mio parere fortissimo, riuscì ad andare al Livorno e segnare un gol al Grosseto se non erro, ora? Alla Paganese, in un torneo, quello della Prima Divisione che sembra più un circo per le regole che lo contraddistinguono. Maiorano è in D al Civitella Roveto, Ricci è passato all’Arzanese, ricordo che anche lui si presentò con una doppietta alla Vigor Lamezia, si parlava di enfant podige, ma nella passata stagione tolta la presenza interna con il Perugia non ha messo più piede in campo. Il baby portiere Cece, dopo l’esperienza in Irpinia ha giocato in quel di Potenza, Viribus, in Seconda Divisione al Bellaria, ora si diletta in campionati dilettantistici. Altro ragazzo restato nel cuore della tifoseria irpina è Pippo Viscido oggi alla Vis Ariano in Eccellenza. Dopo le lacrime di Trapani, il pittbull ha girovagato i campi della D (Battipaglia, Licata), ma anche di Lega Pro (Campobasso). Il mastino di Battipaglia è stato avvistato anche in curva. Idolo.

Chiudiamo il nostro amarcord con Umberto Varriale. Arrivato dal Napoli, la seconda punta partenopea fece parlare di lui dopo che il tecnico Mazzarri lo aveva definito un talento puro. Nelle partitelle del giovedì insieme a Lavezzi faceva scintille, l’Avellino era riuscito a strapparlo alla concorrenza di molte squadre anche di Prima. Mister Marra lo fece debuttare a gara in corso con il Milazzo, si fece subito notare con i suoi colpi ed ebbe anche una chance per segnare una rete di bella fattura. Oggi è in D anche lui nell’Hinterreggio, dopo che aveva emigrato prima a Sambenedetto, Cava, dove è nel cuore dei tifosi. Per la cronaca, oggi diventerà padre per la seconda volta ne approfittiamo per fargli tanti auguri.

Noi di SportAvellino facciamo un grosso in bocca a lupo a tutti loro.

 

 


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