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La Sandro Abate non giocherà ad Avellino… e non c’è una motivazione valida!

Una conferenza stampa straordinaria per fare chiarezza sul prossimo futuro della Sandro Abate che giocherà in serie A ma non lo farà ad Avellino. In un dibattito aperto con la stampa il presidente Jean Philippe Melillo, il dirigente Massimiliano Santosuosso e in collegamento Skype, il capitano della squadra Massimo Abate insieme al Direttore Generale Emiliano Marzullo hanno motivato questa scelta e espresso il rammarico di non essere riusciti a portare la serie A di Futsal ad Avellino.

Il presidente Jean Philippe Melillo ha subito chiarito che: “Abbiamo diverse richieste di ospitalità da Napoli, Benevento, Caserta e Salerno. Abbiamo chiuso contratti con Sky e Rai per dare visibilità a questo sport che sta crescendo sempre più. Vantiamo un parco giocatori internazionale che insieme allo staff arrivano a 100 unità. Siamo una realtà che merita rispetto e non siamo in grado di dare una risposta a chi ci segue del perchè non giochiamo ad Avellino“.

Le motivazioni sono da ricercare nella gestione comunale del PaladelMauro sul quale al momento pesa un bando di gestione che lascia perplessi in molti. A spiegare alcuni risvolti tecnici riguardo le problematiche inerenti alla questione Sandro Abate, presente alla conferenza l’architetto Genovese, interpellato dalla società per realizzare un progetto valido per consentire alla squadra di Futsal irpina di giocare al PaladelMauro: “Per poter giocare a calcio a 5, come per ogni sport, ci sono dei requisiti minimi strutturali da rispettare e al PaladelMauro mancavano 3 metri di campo in lunghezza. Abbiamo presentato un progetto non ufficiale che avrebbe apportato modifiche non strutturali all’impianto e consentito alla Sandro Abate di disputare il campionato. Ora c’è un bando di gara in atto nel quale si afferma di poter disputare tale sport ma in realtà non vi sono i requisiti e tantomeno la possibilità di prevederli a gara in corso“.

Questa la chiave e la motivazione della scelta del campo di Pellezzano. Il capitano Massimo Abate precisa che: “Ci era stata proposta un’alternativa al palazzetto dello sport, la struttura del campo Coni. Ci vogliono 24 mesi per adeguarlae mettere su un project financing di diversi migliaia di euro. Abbiamo ricevuto vicinanza e possibilità da tantissimi comuni irpini ma l’unico campo davvero funzionale è quello di località Cardito ad Ariano. Giocheremo tutto il campionato in inverno e non è una delle migliori scelte. Per ora abbiamo designato Pellezzano ma non sappiamo dove giocheremo. Dispiace che al momento mi sento come il capitano di una squadra apolide con chi di dovere che non ha dimostrato l’interesse di portare il calcio a 5 ad Avellino“.

Massimiliano Santosuosso, dirigente della società verde-azzurra, sottolinea sulla questione che: “Non è una questione politica, la società è in ottimi rapporti con il sindaco e la nuova amministrazione. Però bisogna dire che al momento siamo in difficoltà e non abbiamo una figura istituzionale con cui interloquire. Se c’è la volontà di non far portare tutto questo patrimonio sportivo in altre province allora che si faccia un tavolo, con la stampa presente, e si parli apertamente di come risolvere la cosa. E’ diventata una questione di volontà“.

 

 


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