Tra tradizione e innovazione: a Nusco cresce l’attesa per il FantaRionale
Il torneo di calcio a 8 animerà l'estate del borgo irpino
Cresce l’attesa, a Nusco, per il FantaRionale 2023, il torneo rionale di calcio a 8 che animerà l’estate del borgo altirpino. Organizzato dalla Pro Loco del posto, l’appuntamento intende riprendere una storica tradizione, rivisitandola e arricchendola di ulteriori significati collaterali che hanno a che fare con parole come comunità, inclusione e divertimento.
L’elemento tradizionale risiede certamente nella struttura del torneo, al quale prenderanno parte sei squadre che rappresenteranno – nel nome e nei simboli – gli storici rioni di Nusco: Santa Croce, San Donato, Sopra Castello, Fuori le Mura, Portamolino e Fontana. Le sei formazioni si sfideranno in un girone unico all’italiana, in modo da consentire a tutti i rioni di incrociarsi. L’elemento innovativo riguarda invece la composizione delle squadre, che anche per ragioni “demografiche” non seguirà la canonica suddivisione. Le modalità di formazione delle rose saranno particolari e riprenderanno quelle che si usano di consueto per le aste del fantacalcio: le squadre rionali avranno a disposizione un budget virtuale da spendere per assicurarsi i giocatori. Una novità che, sulla scia di quanto proposto nella Kings League di Gerard Piqué, aggiunge brio alla manifestazione e alimenta la curiosità della comunità, in particolare dei più giovani.
D’altra parte l’organizzazione del torneo – iscrizioni aperte fino al 10 luglio, partite in programma a partire dal 18 presso il campo sportivo “Le Fontanelle” – poggia le sue radici proprio sulla voglia di riscoprire il senso di comunità, coltivando i valori della tradizione e favorendo processi di coinvolgimento attivo. Una mission nobile, che risuona con convinzione nei pensieri e nelle parole di Pio Mangone e Antonio Natale, giovani membri del cda della Pro Loco, entrambi in prima linea nell’ideazione e nell’intera pianificazione del torneo. «Abbiamo deciso di organizzare l’evento perché Nusco negli anni addietro ha sempre avuto un torneo rionale, ma soprattutto una grande tradizione calcistica – ha rivelato ai nostri taccuini Mangone -. Il nostro desiderio è quello di avvicinare i ragazzi all’importanza del rione e di far riemergere un sentimento di amore per il nostro paese, che è nascosto in tutti noi». Parole alle quali fanno eco quelle di Natale: «Vogliamo coinvolgere più persone possibili e soprattutto trasmettere un senso di unità. Abbiamo cercato di percorrere questa strada proponendo delle innovazioni, ma – da buoni irpini – rigorosamente nel rispetto della tradizione. Speriamo che questo possa essere solo un primo passo: vedere che l’iniziativa stia arrivando al cuore dei nuscani, soprattutto dei più giovani, è la cosa che ci emoziona di più».
Calcio, comunità, emozioni. Nell’attesa che il pallone cominci a rotolare, a Nusco sembrano esserci tutti gli ingredienti per scrivere una bella storia.