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Basket – Wells trascina la Sidigas, al DelMauro Ostenda si arrende ai lupi

Seconda vittoria nel girone D di Champions League per la Sidigas Avellino che bagna coi due punti l’esordio casalingo stagionale nella kermesse continentale, superando per 66-57 l’Ostenda. Gara dai due volti quella offerta dai biancoverdi, protagonisti di un primo quarto pessimo difensivamente e di una risalita nei successivi 30’ di gioco grazie al cambio di passo nella propria metà campo.

Sidigas Avellino: Zerini 4, Wells 20, Fitipaldo 10, Mavric n.e., Leunen 7, Scrubb 8, Filloy 2, D’Ercole 3, Rich 10, N’Diaye 2, Parlato n.e. All.: Sacripanti

Ostenda: Lambrecht n.e., Buysse n.e., Lasisi 7, Mwema 2, Kotrulja n.e., Salumu 11, Myers Jr 1, Djordjevic 3, Kesteloot 10, Jekiri 13, Fieler 10, Mihailovic . All.: Gjergja

Arbitri: Maricic, Velikov, Oskars

Parziali: 18-27, 35-33, 66-57

Non ci sono novità nello starting five scelto da Pino Sacripanti che conferma N’Diaye al posto di Fesenko alla sua terza gara consecutiva in cui siede in tribuna. Nei primi minuti di gioco Avellino è costretta a dover inseguire gli ospiti che sono bravi ad attaccare il ferro con l’atletismo di Kesteloot, una vera spina nel fianco per la difesa biancoverde che deve incassare anche la tripla dall’angolo di Fieler che vale il 7-14. Girandola di cambi per i lupi col quintetto quasi del tutto ridisegnato ad eccezione di Rich e Wells, gli unici a segnare per la Scandone che in difesa fa letteralmente acqua da tutte le parti: il semigancio di Toni Jekiri vale il 24-13 belga con la panchina di Avellino costretta a chiamare timeout per riordinare le idee. Ne nasce un minibreak irpino di 7-2. Salumu fissa sul 18-27 la prima frazione.

Polveri bagnate per le due sfidanti nei primi tre minuti del quarto successivo. In un amen si infiamma l’attacco della Sidigas che torna a far sentire il fiato sul collo degli avversari. A dare l’attesa accelerata è l’asse Andrea Zerini – Dez Wells con quest’ultimo che si rende protagonista di una schiacciata a campo aperto che manda in estasi il PaladelMauro (26-27 al 16’). Lo show biancoverde non si ferma qui perché Rich e D’Ercole allungano la crisi belga con altri cinque punti iscritti a referto che valgono il primo tentativo di fuga dei padroni di casa. Il lay-up di Salumu è salutato come una liberazione per Ostenda che torna a segnare dopo otto minuti di digiuno (33-29 al 18’).

Avellino riprende a macinare punti sebbene dall’altra parte la formazione di Gjergja trovi un attimo più di confidenza col ferro. Fitipaldo sale in cattedra con un paio di conclusioni dalla distanza che danno fiducia all’attacco. Capitan Leunen fa la voce grossa a rimbalzo portando la sua squadra sul + 7 (44-37) costringendo Gjergja alla sospensione nonostante i suoi uomini abbiano iniziato con tutt’altro piglio il secondo tempo. Wells è chirurgico dai 6,75 metri col classe ’92 che punisce una mancata chiusura della difesa giallonera. Rich commette il suo terzo fallo ed è costretto a rientrare sul parquet D’Ercole che fa coppia con Filloy che in precedenza aveva allungato a nove il margine di vantaggio dei lupi. Ostenda non sta di certo a guardare perché Fieler da oltre l’arco e Mwema accorciano le distanze sul 49-46.

Avellino parte con le marce forti grazie alle due triple, rispettivamente, di Scrubb e Wells che rappresentano un’altra spallata degli irpini verso i belgi. Questi ultimi provano a restare in partita affidandosi a qualche palla vagante frutto di errori in attacco degli avversari come nel caso del contropiede di Salumu. Ritornano Rich e Leunen per provare a chiudere definitivamente la partita. Fitipaldo piazza una tripla che serve a togliere le castagne dal fuoco in un momento in cui Ostenda sembrava recuperare col solito Jekiri (61-55 al 39’). La tripla di Leunen mette la parola fine al match.


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