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“Contro la Sidigas uno scontro da playoff. Nunnally? Lo prenderei al volo”

Se la Sidigas può sorridere, lo stesso non può dirsi per il Banco di Sardegna Sassari. La precoce eliminazione nelle Final Eight di Milano ha provocato una certa delusione nella compagine isolana che aveva trionfato nelle recenti due edizioni della manifestazione. La tripla di Cazzolato all’ultimo secondo nel quarto di finale contro Cremona ha segnato il passo per gli uomini di Calvani che hanno poi alzato bandiera bianca nel tempo supplementare. In campionato i Campioni d’Italia cercheranno di allungare la striscia vincente che è partita dal trionfo casalingo contro Varese e proseguito nel blitz di Venezia.

«L’eliminazone è stata un brutto schiaffo da subire per chi ha vinto il trofeo nelle ultime due edizioni» – spiega il Gm dei sardi Federico Pasquini che riconosce la difficoltà nell’affrontare un’avversaria in forma come la Scandone: «E’ una squadra molto esperta con giocatori abituati a confrontarsi anche a livello europeo. Hanno un talento che sta emergendo in queste ultime settimane: da Leunen a Green, passando per un veterano come Acker. Il salto di qualità lo ha dato un elemento come Ragland. Credo che la sconfitta in finale contro Milano non mini assolutamente il morale della Sidigas. Una squadra in ottima condizione che viene da un momento eccellente. Noi, invece, ci rituffiamo in campionato con l’augurio di ritrovare la vittoria che ci manca dalla trasferta di Venezia. Vogliamo battere un segnale per dare un segnale al campionato».

Un torneo in cui c’è da provare a conservare il titolo di Campioni d’Italia ottenuto nello scorso mese di giugno: «Guardiamo ad una gara alla volta. Dobbiamo creare quel gruppo dopo esser intervenuti sul mercato. Il basket è fatto di equilibri e chimica. Noi dobbiamo ancora affinare il tutto».

Nelle fila di Avellino ci sono due giocatori che non passeranno inosservati all’occhio dell’uomo – mercato del Banco di Sardegna: Marques Green (un ex che ha militato nel 2013-2014) e James Nunnally.

«Conservo un ottimo ricordo di Marques sia come persona sia comegiocatore. Due anni fa decidemmo di costruire una squadra a cui affidargli la regia. La mancata partenza di Travis Diener complicò un pò le cose. Si creò una sorta di dualismo. Riuscimmo a vincere la Coppa Italia e giocare care dei buoni playoff. Ad Avellino Marques è il piccolo grande re indiscusso». Sull’ala piccola biancoverde Pasquini non si lascina andare a giri di parole: «Nunnally è un giocatore impressionante per rendimento. Avessi la possibilità lo prenderei al volo».


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