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Non ci resta che attendere: Scandone Avellino è il giorno della verità

“Non ci resta che piangere” recitava il titolo della celebre pellicola con protagonisti Massimo Troisi e Roberto Benigni. Nel caso della Scandone Avellino non ci resta che attendere le ore 12:00 odierne quando si saprà se la tanto discussa fideiussione (40mila euro) da presentare alla LNP arriverà o meno da parte della Sidigas di Gianandrea De Cesare. Da settimane, mesi possiamo aggiungere, non si fa altro che parlare di questo agognato giorno perchè Avellino saprà se parteciperà col nome Scandone al campionato di serie B 2019-2020 oppure verrà esclusa (con ratifica entro il giorno 4) e scomparirà definitivamente dalla scena della pallacanestro con la matricola n.204. Si è partiti dall’autoretrocessione dalla serie A alla serie B, all’iscrizione garantita soltanto per mano del Sindaco Gianluca Festa nello scorso mese di luglio fino all’assordante silenzio della proprietà accompagnata da qualche dichiarazione – per nulla convincente e rassicurante – da parte del Presidente Claudio Mauriello che potrebbe passare alla storia come il massimo dirigente della Scandone – per di più avellinese – ad essere tra i fautori della scomparsa del club dopo settantuno anni di storia dopo che era stato un gruppo di appassionati dirigenti della Scandone a portare in serie A la Beneamata nell’ormai lontana annata 1999-2000.

Si è parlato di messa in liquidazione, di affidare la gestione sportiva a terze persone con la proprietà Sidigas a gestire la relativa parte debitoria del team.  Nulla di tutto ciò si è realizzato con la possibilità che – in caso di mancata presentazione della fideiussione – si vada alla messa in liquidazione.

L’unico scenario possibile e plausibile resterebbe quello della wild card da destinare al Basket Club Irpinia – attualmente partecipante alla serie C Gold – con la benedizione della Federazione Italiana Pallacanestro e con un gruppo imprenditoriale pronto a sostenere economicamente la società di Cardillo in un’eventuale esperienza in serie B.

La tormentata e maledetta estate thriller della Scandone sta per arrivare all’atto finale preceduto da silenzi assordanti, amarezza, rabbia, mancanza di rispetto verso una tifoseria ed una provincia. Ed una tradizione ad un passo dall’addio.

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