Viste le dichiarazioni pre partita di De Gennaro e la tumultuosa settimana che i biancoverdi hanno passato, era difficile aspettarsi di meglio. Eppure nelle prestazioni della Scandone c’è sempre quel qualcosa che manca da un punto di vista più mentale che tecnico. Avellino come al solito commette numerose disattenzioni e ingenuità, non riuscendo a recuperare nemmeno quando la Virtus ha difficoltà al tiro. La valutazione a fine partita è semplicemente terrificante, 122 a 55 in favore di Cassino. Come prevedibile, mancavano fra i convocati Brunetti e Marzaioli, ormai prossimi al taglio. Vi è ora una settimana prima dell’inizio della seconda fase, dove Avellino dovrà dimostrare qualcosa di diverso per potersi salvare, un qualcosa che al momento è estremamente lontano.
Primo tempo
Confermata l’esclusione dai convocati di Brunetti e Marzaioli, Avellino scende in campo con un quintetto composto da Costa, Marra, Sousa, Ani e Monina. I lupi trovano subito con il canestro con Marra, mentre Monina viene sostituito dopo nemmeno due minuti, a causa di due falli commessi. Dopo una serie di azioni inconclusive, Teghini e Sousa segnano rispettivamente 5 e 4 punti in fila per la propria squadra (5-6 al 6′). Vi sono una serie di sorpassi e controsorpassi, con entrambi le parti che riescono a trovare buone conclusioni da dentro l’area. Il roster corto fa sì che già nel primo quarto entri Mraovic, che segna immediatamente prima tagliando a canestro e poi con un bellissimo fadeaway dalla media distanza. Una fortunosa tabellata da metà campo e sulla sirena permette a Cassino di concludere il primo quarto avanti, 21 a 19.
La Virtus cerca immediatamente l’allungo, trovando con Grilli e Rischia i punti che valgono il +5. Cassino comincia a trovare con costanza il canestro, non permettendo mai ad Avellino di scendere sotto i due possessi di svantaggio. La Scandone è estremamente fallosa, riuscendo a rimanere in scia solo grazie alle pessime percentuali ai liberi di Cassino. Con un canestro di Fioravanti, però, i punti di vantaggio per i padroni di casa diventano ben 11, per via anche dei soliti problemi a rimbalzo dei biancoverdi. Avellino ormai non segna più mentre alla Virtus comincia ad entrare anche il tiro da 3: una tripla di Teghini manda le squadre a riposo con il punteggio di 51 a 36.
Secondo tempo
Avellino tenta di alzare il ritmo, soprattutto in difesa, riuscendo a rosicchiare un paio di punti nei primi minuti del quarto. I lupi riescono effettivamente a limitare la produzione offensiva di Cassino, non trovando mai però con costanza la via del canestro e continuando a commettere numerosi falli. Proprio grazie ai liberi la Virtus tocca il nuovo massimo vantaggio, +19 a tre minuti dalla fine del quarto. Alla fine la Scandone riesce a diminuire di due punti lo svantaggio del primo tempo, vincendo il parziale del terzo quarto anche grazie ad un’efficace difesa a zona (63-50).
Lestini decide quindi che ne ha avuto abbastanza, segnando 3 triple in fila che valgono il nuovo +19 di Cassino. Seguono i soliti minuti di garbage time, in cui Avellino cerca di salvare almeno la faccia mentre Lestini continua a segnare ogni pallone che gli capita. La Scandone riesce ad evitare che Cassino arrivi a 100 punti, con la partita che si conclude 93 a 72.
Virtus Cassino: Rubinetti, Policari, Rinaldi, Gambelli, Manojlovic 4, Lestini 27, Grilli 15, Rischia 15, Fioravanti 8, Visnjic 10, Cusenza 3 all. Vettese
Scandone Avellino: Monina 8, Riccio 4, Ani 14, Costa 4, Sousa 17, Marra 13, Trapani 3, Mraovic 6, Mazzarese 3, Scianguetta NE, Genovese NE, De Blasi NE all. De Gennaro