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Braglia: “In queste condizioni è difficile giocare, spero di recuperare tutti”

Dopo la seconda sconfitta stagionale, maturata tra le mura amiche del Partenio-Lombardi, con il punteggio di 1-2 in favore degli etnei, il tecnico degli irpini Piero Braglia ha esposto il suo punto di vista nel post gara, ai microfoni di Prima Tivvù. Chiaramente deluso dal risultato, ha detto: “ Non abbiamo fatto bene, la palla a terra non l’abbiamo vista. Però quando recuperi ragazzi all’ultimo, dopo 10 giorni di stop, bisogna solo ringraziarli. Oggi salvo l’impegno, c’è stata la volontà, la voglia di fare,  non si poteva chiedere nulla di più, abbiamo giocato con un solo centrocampista ed alcuni hanno giocato fuori ruolo come Fella e Santaniello”. Prosegue in merito al campionato spezzettato: “Dispiace che questo è un campionato dove noi stiamo pagando colpe non nostre, abbiamo perso col Catanzaro dove ne mancavano 8, oggi altri 8/9 indisponibili. È difficile, a chi manca un giocatore e ne ha altri 20 a disposizione è nettamente avvantaggiato, però se le regole sono queste c’è poco da fare”. 

Su Maniero: “Non c’è bisogno di discutere su Maniero, è un giocatore forte e in gamba. Il problema per noi, in questo momento, non è in attacco”.

Per quanto riguarda il recupero dei giocatori indisponibili ha dichiarato:” Dobbiamo recuperare giocatori e rimetterli in condizione, c’è gente che sta ferma da 10/12 giorni, in questa maniera non centra più nulla il calcio, non centra più nulla l’allenatore. Noi gli ultimi 20 giorni che non abbiamo giocato, in allenamento non abbiamo fatto nulla. Poi è normale che quando vai in campo contro una squadra quadrata ed esperta, hai delle difficoltà. Speriamo di recuperare tutti e che l’Avellino torni a fare quello che sapeva fare meglio”.

Esprime il suo pensiero in merito ai tamponi prima della partita:” Ormai ho il terrore dei tamponi, siamo al quarantunesimo tampone. Onestamente iniziano a dar noia a livello nervoso, a livello di concentrazione. Secondo me anche per i ragazzi non è facile concentrarsi, c’è la paura che qualcuno risulti positivo. Si pensa a tutto tranne che alla partita, e questi non sono alibi”.

 

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