INTERVISTE

Avellino, D’Agostino: “È stato un fallimento, i calciatori hanno accusato il colpo di aver deluso i tifosi”

Le parole di Giovanni D'Agostino in conferenza stampa

L’amministratore unico della Idc Giovanni D’Agostino ha preso la parola nella conferenza stampa odierna per esprimere tutta la propria soddisfazione nei confronti dei risultati ottenuti dalle formazioni giovanili biancoverdi (U15, U16 e U17 dell’Avellino hanno  raggiunto la fasi play-off dei rispettivi campionati).

“Siamo qui per festeggiare un traguardo storico per il nostro club: è la prima volta nella storia del club che categorie del settore giovanile nazionale ottengono la qualificazione ai play-off. È un risultato importante, non me lo aspettavo dopo soli due anni di lavoro. Quando si applicano i principi di meritocrazia e rispetti i risultati arrivano, siamo molto fieri ma siamo solo all’inizio del nostro progetto. L’Avellino è un mondo importante, non è solo la prima squadra, è tutto. Ci tengo tanto a fare bene e far avvicinare quante più persone possibili, per far diventare di nuovo il club un club importante e blasonato. Quando si lavora bene i risultati arrivano. Il settore giovanile è un gioco che ci costa 300 mila euro all’anno. Non abbiamo strutture di proprietà.

Giovanni D’Agostino prosegue, inevitabilmente, parlando della regular season dell’Avellino: “Il risultato della prima squadra ci ha un po’ tagliato le gambe a tutti, però c’è un barlume di speranza che va alimentato perché non dobbiamo buttare all’aria tutto ciò che abbiamo fatto. Tutti siamo delusi e amareggiati, è stato ad oggi un fallimento e possiamo dirlo ad ampio raggio. La delusione arriva quando ci sono delle ambizioni grandi, abbiamo chiuso peggio dell’anno scorso. Abbiamo visto le persone disinnamorarsi dell’Avellino perché i calciatori non sono stati in grado, e neanche noi, di far innamorare le persone. L’unica ricetta utile è quella di sudare la maglia fino al novantesimo e dimostrare di appartenere a qualcosa. Martedì abbiamo fatto una riunione dove il presidente ha parlato, con le porte chiuse, con tutti noi ed è stato molto duro. Abbiamo fatto degli errori, abbiamo perseverato in questi errori dando ancora fiducia, poi abbiamo fatto un cambio arrivando ad oggi che l’obiettivo stagionale è sfumato. Però c’è ancora una flebile speranza, non è finita ancora. Ora è il momento di lottare. I calciatori hanno accusato il colpo di aver deluso la società e i tifosi, hanno fatto mea culpa e spero di vederlo in campo il 4. Altrimenti il presidente ha deciso che sarà drastico. L’Avellino non rappresenta solo una squadra di calcio”.

Sul pubblico di fede biancoverde: “Abbiamo proposto alla Lega Pro di mettere prezzi più bassi possibile. Vorremmo vedere lo stadio Partenio finalmente pieno della sua attuale capienza, cosa che non abbiamo mai visto. Dobbiamo essere bravi nell’avvicinare le persone più lontane delle province. Avellino merita di più ed è di più. Dobbiamo essere bravi a coinvolgere le nuove generazioni. Voglio ringraziare la curva sud perché sono sempre venuti in casa e fuori casa”. 

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