Carriero: “Il lavoro che stiamo facendo è per portare l’Avellino dove merita, la fascia da capitano?…”
Ecco cosa ha detto il giocatore biancoverde
Direttamente dalla sede del ritiro pre campionato dell’Avellino ha parlato, ai microfoni di Prima Tivvù, il centrocampista della compagine irpina Giuseppe Carriero. Tante le tematiche toccate, partendo dalla preparazione che la squadra sta svolgendo a Roccaraso.
“Il ritiro procede bene, i carichi di lavoro sono importanti. Meglio lavorare ora e arrivare preparati al campionato. Il mister è schietto, ricomincia da zero. Ciò che si è fatto l’anno scorso è già dimenticato. Il lavoro che stiamo facendo ora, e poi durante l’anno, sarà solo ed esclusivamente per portare l’Avellino dove più merita. Qui sento la fiducia del mister, posso esprimere tutto il mio potenziale”.
Su i nuovi acquisti e sulla lotta per un posto da titolare nell’assetto tattico di mister Braglia: “La concorrenza è alla base. L’importante è che sono arrivati bravi ragazzi, gente seria. Si sono subito inseriti nel gruppo. Quando hai tutti giocatori forti in rosa, ed esce uno ed entra un altro, senti meno la differenza. Questo va a nostro vantaggio. Conosco Mastalli, lo stimo. Sono felice del suo arrivo. Matera ci può dare una mano. Messina sta facendo bene, può essere un asso nella manica. È un giocatore che può dire la sua”.
Sul suo rapporto con Simone Ciancio: “Lui è il leader della squadra. Unisce tutti nei momenti di difficoltà. È una persona vera e genuina, sono fortunato ad aver conosciuto una persona come lui. Nel post allenamento è ancora più bello“.
Sul nuovo modulo, il 4-3-1-2, proposto da mister Braglia: “A me cambia poco, siamo più offensivi e abbiamo i giocatori giusti per farlo. Abbiamo più riferimenti avanti. La squadra è completa. In passato con questo modulo ho fatto discrete annate”.
Sulla fascia da capitano: “Il capitano è Miceli, poi se giocherà Maniero sarà lui. Io faccio il mio ruolo, poi se arriverà sarò contento. Ho avuto l’onore di indossarla nella partita con il Teramo, ed è stato per un orgoglio. Però ci sono delle gerarchie da rispettare e poi sono orgoglioso di essere rappresentato da ragazzi così“.
Sul suo soprannome: “Ormai sono la Ruspa, non potete chiamarmi in altro modo. Mi chiamano così dalla mattina alla sera. Fa piacere, dà rapporto in più. Sono contento”.
Sulla città di Avellino: “Ho visitato poco di Avellino, il corso è bellissimo. Quest’anno con un po’ più di libertà sarà un piacere visitarla”.