NEWS MONDO ITALIA

Il babà sportivo, storie di ordinari brogli

Football Leaks, l’inchiesta in esclusiva sull’Espresso rivelerà in una serie di articoli i risultati della lunga inchiesta condotta insieme agli altri giornali dell’EIC (European Investigative Collaborations). Il racconto va a incrociare i grandi club europei, compresi alcuni italiani, come Juventus, Inter, Milan, Roma, Napoli e Torino.

Si potrà discutere all’infinito, si potranno valutare i pro (pochi) e i contro (tanti), ed esternare tutta la possibile riprovazione circa la passione o infatuazione degli italiani per il gioco del Calcio, ma resta il fatto che, volenti o nolenti, il “pallone” non è soltanto lo sport nazionale del nostro paese, ma rappresenta anche una “valvola di sfogo”, una passiona a volte maniacale per tante persone. image

Il fenomeno è analogo anche in altre Nazioni, sia nel  calcio, che nel basket o nel football americano.

Psicologi e sociologi hanno fatto notare il particolare per cui se la propria squadra vince, il tifoso affronta la giornata con spirito positivo ed energie rinnovate. Facile immaginare le conseguenze che un fenomeno del genere può innescare.

Era inevitabile quindi che attorno al calcio, dove girano tanti soldi, basti pensare solo che nel 2011 il calcio europeo ha raggiunto i 16,9 miliardi di euro di ricavi, si costituisse un coagulo di interessi vari, di traffici economici di ogni natura, insomma di “potere”.

Un Carrozzone, con tanto di Palazzo di Governo, di sindacato, di “magistratura”, di leggi e ordinamenti propri, di finanza, di strutture e organizzazioni di comando in funzione del carrozzone stesso del quale, sia pure a margine, ne fanno parte anche gruppi di Ultrà ed esponenti del mondo del giornalismo sportivo, tutti cointeressati, in qualche modo, al pallone.

Soldi e mega interessi, quindi, di varia natura che girano tra Presidenti, dirigenti, calciatori, procuratori, agenti vari, televisioni, sponsor, merchandising, impiegati in settori di ogni genere e tipo. E non solo.

Possiamo allora meravigliarci se, in una società come la nostra, dove le cronache di ogni giorno mostrano episodi di corruzione e di speculazione in ogni ambito politico e sociale, anche questo carrozzone, che dovrebbe rappresentare l’espressione della lealtà e di una sana disciplina sportiva, sia infestato da corruzione?

La facilità con cui, negli spogliatoi, si raggiungevano accordi per accomodare le partite, riferendoci ai casi di calcio scommesse del 2011 e del 2014/2015, già da sola dovrebbe far sospettare che il numero dei giocatori coinvolti sia  enormemente superiore a quello emerso e che molti dirigenti delle società non potevano essere all’oscuro di questi traffici.

Di pochi mesi fa l’inchiesta apparsa sul The Telegraph sulla corruzione del calcio inglese, con protagonisti l’ex C.T. della nazionale inglese Allardyce, licenziato subito dopo, e Massimo Cellino, proprietario del Leeds United, ex proprietario del Cagliari.

I due, pensando di parlare con futuri investitori sportivi nel calcio inglese, hanno suggerito dei trucchi per aggirare le TPO (Third Party Ownership), le cosiddette Terze parti dei giocatori, pratica vietata dalla FIFA da maggio 2015, molto diffusa nel calcio sud americano, un toccasana per i campionati di Argentina e Brasile.

Bellissima la considerazione di Cellino sul calcio inglese e le Tpo: “ In Inghilterra, questa è la peggior cultura del mondo. Sono specializzati nel fottere la gente. Sembrano buoni ma sono le persone più sporche del mondo”.

Questo solo per presentarvi la nostra nuova rubrica: Il babà sportivo,storie di ordinari brogli.

Articoli correlati

2 Commenti

  1. Signor Michelangelo Freda, guardi che Massimo Cellino non ha suggerito alcun trucco, ma ha solo detto che uno può comprare una quota della società e di conseguenza entrare per la propria quota anche in eventuali utili, mi spiega Lei dove sta l’illecito?
    Prima di scivere rifletta.

  2. Guardi che il presidente Cellino ha suggerito dei metodi più o meno illegali,idem dicasi L ex ct inglese. L’inchiesta è sul The Telegraph. Cellino spiega come si possa aggirare le regole inglesi che vietano le terze proprietà, proprio come l’ex allenatore della nazionale inglese. (Fonte gazzetta.it)

    Prima di commentare si informi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio