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Bjelica avvisa l’Avellino: “Al Partenio per i tre punti”

Lo Spezia va a caccia del secondo successo consecutivo dopo la sofferta e vittoria contro il Frosinone di domenica scorsa.
Nenad Bjelica, quarantatre anni lo scorso 20 agosto,  mette nel mirino l’Avellino, cercando di mettersi in scena nella sua prima avventura da allenatore nella scena calcistica italiana.
Le difficoltà sono all’ordine del giorno e il tecnico balcanico ne è ben consapevole.
L’ultima sfida in campionato contro la compagine di Stellone è stato il primo di una lunga serie: “E’ stato forse più difficile contro il Frosinone perché venivamo da una sconfitta, ma abbiamo vinto e recuperato fiducia. Detto questo, in serie B tutte le partite sono difficili”.
Nenad Bjelica affronta con serenità la conferenza stampa che precede la partenza per Avellino, trasmettendo l’idea di un allenatore che vede un gruppo che va nella giusta direzione. “Sappiamo che giochiamo contro un avversario che ha desiderio di vincere, ha un pubblico molto caldo e per questo sarà una sfida molto interessante. Alla fine della partita vorrei poter dire che abbiamo fatto un buon lavoro, lottato fino alla fine e fatto tre punti. Questa è la mia filosofia: giocare per i tre punti, e contro l’Avellino c’è questa possibilità”.

Lineare e logico, senza tante pretattiche da vigilia. “L’ho detto dopo Frosinone: dobbiamo avere pazienza con la squadra. Abbiamo visto un gruppo differente domenica scorsa e ora vogliamo fare una prestazione similare. Lottare su tutti i palloni, giocare con umiltà. Penso che questo è ciò che dobbiamo dimostrare ogni partita, non c’è differenza se giochi in casa o in trasferta. Non andiamo là per vedere cosa succede, andiamo per vincere. Quando tutti ti fischiano contro è una cosa che ti può solo motivare, preferisco cento volte un campo come il Partenio rispetto a uno con mille tifosi in totale”.
“A tre a centrocampo? E’ un possibilità. Il 4-3-3 o il 4-4-2 hanno differenza minime, e noi possiamo usare entrambi i moduli. Stiamo con il 4-2-3-1 quando c’è Catellani dietro una punta, perché lui non è un attaccante classico. Ma poi possiamo variare come domenica scorsa, e devo dire che sono contento di come è entrato Gagliardini. Cisotti è entrato bene a Varese, ha giocato bene il primo tempo contro il Frosinone e poi lo abbiamo messo in una posizione non sua nella ripresa e non mi è dispiaciuto. E’ utilissimo per noi, è un’opzione per l’attacco: destra, sinistra o centro, e poi fa molto pressing. Avrà i suoi minuti anche contro l’Avellino. E’ un segnale positivo, in tanti vogliono e possono adattarsi a una posizione diversa”.

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