Calcio Avellino, Di Paolantonio: “Come regista studio molto Pjanic. Spero di restare ad Avellino a lungo e riportarla in altre categorie”
Uno dei protagonisti del nuovo Avellino di Bucaro è il centrocampista Alessandro Di Paolantonio. Il giocatore, nativo di Teramo, ha parlato ai microfoni di 696 Ottochannel dei suoi primi mesi in Irpinia. DiPa (così viene chiamato dai compagni) ha analizzato il cambio di ruolo che gli ha assegnato Bucaro e che si trova in sintonia con le ambizioni della piazza irpina, ovvero risalire insieme verso categorie più importanti.
Questa la sua intervista a Ottochannel: ”
“Venire qui ad Avellino, non essendo più giovanissimo, è un trampolino di rilancio della mia carriera. Abbiamo le stesse ambizioni, io e la società. Sia e me che all’Avellino hanno tolto la Serie B in estate e la nostra ambizione è la stessa, quella di tornare lì, dove c’è stato tolto ingiustamente quanto conquistato. Qui ad Avellino bisogna fare le cose fatte bene, la Serie D non appartiene a questa piazza. Ora piano piano bisogna riprendersi la Serie C e poi pensare anche a categorie superiori. Ho iniziato al San Niccolò, poi Teramo e ho rimpianti a Terni, dove ero in B e non ho avuto l’opportunità di farmi notare. Poi a Viterbo la scorsa stagione ho avuto una buona stagione e abbiamo fatto un campionato dove potevamo salire in Serie B. Poi l’infortunio mi ha condizionato e sono stato svincolato dal club. Spero di riprendermi con l’Avellino quanto perso. Da svincolato mi sono sempre allenato, ma quando sono venuto qui a novembre non avevo il ritmo partita adeguato e col sacrificio ho preso la maglia da titolare e ora sono felice di giocare con continuità. Il ruolo di regista? E’ un ruolo che non avevo mai fatto e mi piace, mi permette di toccare tanti palloni, di far girare la squadra ma diciamo che a centrocampo posso fare tutti i ruoli e mi metto a disposizione del mister. Sono bravo anche a segnare con inserimenti, ma ora come regista ho tempi diversi di inserimento, ma l’importante è che si vinca. Bucaro o Graziani? Mah Graziani lo ringrazio perchè lui mi ha voluto qui insieme a Musa, poi però ho incominciato con Bucaro e con mister Graziani ho giocato solo nella disgraziata gara con il Trastevere. Bucaro ha dato una mentalità diversa alla squadra, dobbiamo continuare così e vincere quante più partite possibili, davanti davvero non mollano e sarà difficile avvicinarle se continueranno di questo passo. Il mister ha aggiustato alcune cose che magari prima non andavano bene e che ora con il lavoro e la dedizione stanno girando meglio. Per noi ogni partita sarà una battaglia. Lo sappiamo e non sottovalutiamo nessun avversario. La partita con il Trastevere è coincisa con il mio esordio, è stata una gara brutta, ci tenevamo a far bene al Partenio e quella gara è stata la svolta per noi e per la società, cioè, di peggio non si poteva fare e siamo ripartiti. A chi mi ispiro? Con il nuovo ruolo seguo Pjanic della Juve che in quel ruolo è il top, non giocando più Pirlo. Futuro? Io qui sto bene e vorrei rimanere ad Avellino. Lo spero con il cuore, soprattutto in una categoria che ci compete, ovvero la Serie C. E da lì riportare questa piazza dove merita. Il direttore Musa, quasi mio coetaneo, quando mi cercò, fu chiaro sugli obiettivi della società e sulle ambizioni della piazza. Io non ho atteso un attimo a dire si. Chi conoscevo prima? Sforzini, un grande attaccante, che in D è un lusso. I nostri tifosi sono unici. Non ho mai visto tanta gente, soprattutto fuori casa, a seguire una squadra, sono davvero pazzeschi e per loro dobbiamo fare di tutto per lasciare la Serie D”.