Tutto il contrario di tutto. La Sidigas Avellino supera la capolista Emporio Milano per 73-69 dominando per quasi 30’ salvo dover fare i conti col prepotente rientro degli avversari nell’ultimo periodo. Gioco di squadra e grande spirito di sacrificio le armi vincenti contro un’avversaria apparsa troppo superficiale e distratta in molte fasi del gioco. Per Banks e compagni si tratta della seconda vittoria consecutiva.
Sidigas Avellino: Anosike 13, Gaines 16, Cadougan , Hanga 7, Gioia n.e., Banks 11, Cavaliero 10, Cortese , Trasolini, Severini n.e. , Lechthaler 4, Harper 12
All.: Vitucci
EA7 Milano: Ragland 12, Brooks 16, Gentile 21, Gigli , Cerella , Melli 4, Meacham 2, Kleiza, Vercesi n.e., James 5, Samuels 9
All.: Banchi
Arbitri: Lamonica, Weidamann, Aronne,
Parziali: 24-12, 47-26, 57-43
Vitucci si affida al canonico quintetto base composto da Anosike, Harper, Hanga, Banks e Gaines. È proprio il playmaker di New York ad inaugurare il match gonfiando la retina dall’arco dei 6,75 metri lasciato colpevolmente solo dall’Emporio Milano. I campioni d’Italia partono male con i primi tre tiri sbagliati da Samuels e Gentile. Ne approfitta la Scandone che con Hanga e un tiro in galleggiamento di Banks fa salire il tassametro sul 7-0 che induce la panchina meneghina a chiamare timeout. Il minuto di sospensione non sortisce gli effetti sperati: l’Emporio è in bambola con l’attacco che non gira a dovere, favorendo le ripartenze dei biancoverdi. Harper fa la voce grossa sotto le plance contro Melli siglando sei punti di fila che si portano sul 15-0. Un punteggio che manda in estasi l’intero PaladelMauro e su tutte le furie coach Banchi che deve spendere il secondo timeout a disposizione. L’Emporio cambia 3/5 del proprio starting five, inserendo MarShon Brooks, Linas Kleiza e Shawn James. A smuovere il punteggio è proprio l’ex guardia dei Los Angeles Lakers dalla lunetta mentre il primo canestro dal campo porta la firma di Joe Ragland al 7’ sul 18-3. La musica non cambia e il dato del primo quarto è emblematico: 3/11 con nove palle perse. In avvio di seconda frazione si iscrive al registro dei marcatori anche capitan Daniele Cavaliero che punisce la disattenta difesa di Brooks per il 27-12. Dall’altra parte risponde pan per focaccia lo stesso Brooks. La Sidigas ha definitivamente riscaldato la mano da tre punti e la buona circolazione premia Hanga che si fa trovare libero che prima insacca il suo primo canestro della serata dalla lunga distanza e qualche istante dopo regala il nuovo + 15 (32-17) ai padron di casa. Tra errori e scelte offensive poco fruttuose, Milao si tiene a contatto con Alessandro Gentile che esibisce tutto il suo repertorio atletico, andando ad inchiodare due poderose schacciate nello spazio di pochi secondi, una delle quali in faccia a Cavaliero. La guardia triestina non ci sta e ribatte con cinque punti che fanno volare la Sidigas sul + 18 (39-21). L’unica nota stonata arriva dal terzo fallo personale commesso da Anosike che lascia il campo a Lechthaler. Milano, tuttavia, non riesce ad approfittare della situazione ma continua a subire i contropiedi avversari che permettono ad Avellino di aggiornare il massimo punteggio sul +21 (45-24) con Banks che serve uno spettacolare assist per Harper che sale più in alto di tutti e inchioda la bimane. Una giocata che conferma il dominio casalingo del primo tempo (47-26).
Le grida di Luca Banchi producono un minibreak di 4-0 per l’Emporio che si riporta sul – 19 (49-30) dopo due giri di lancette. A risistemare i venti punti di vantaggio ci pensa Adrian Banks con un gioco da tre punti. Le brutte notizie per la Scandone non tardano ad arrivare: Samuels provoca il quarto fallo di Anosike. Il pivot con trascorsi ai Cleveland Cavaliers realizza il trentaquattresimo punto per i suoi. L’inerzia è nelle mani dei lombardi che trovano una certa continuità in avvicinamento a canestro . Gentile chiude il parziale di 10-4 dei primi minuti del terzo periodo. Dopo il timeout Harper dà ossigeno all’attacco avellinese col dodicesimo punto di serata (53-36). Al festival dei falli si iscrive anche Hanga. Vitucci ridisegna il quintetto gettando nella mischia Cortese e giocandosi la carta del doppio numero “4” con Trasolini e Harper. Milano continua a collezionare errori al tiro mentre Gaines dall’angolo punisce le retroguardia meneghina (57-41).
Nell’ultimo spicchio di gara arriva la reazione dell’EA7 che inizia a ridurre il gap riportandosi sul 63-52 coi due tiri liberi di Alessandro Gentile. La Sidigas sfrutta il maggiore tonnellaggio di Anosike che si fa strada nel pitturato contro James. Le marce veloci piacciono al duo Ragland – Brooks e da una loro transizione Milano ricuce per la prima volta lo svantaggio sotto la doppia cifra (65-56). La Sidigas sente la pressione dei minuti finali ma la truppa di Armani non è infallibile dalla lunetta e sciupa una ghiotta occasione. Non trema la mano, invece, a Gentile che insacca la tripla del – 5 (65-60) al 38’. La penetrazione di Gaines nel cuore dell’area biancorossa restituisce il + 11 (72-61). Non finise qui perché nella girandola di tiri liberi gli ospiti si riportano sul – 3 (72-69) a 4”. Melli, però, combina la frittata spendendo fallo antisportivo su Banks che manda i titoli di coda ad una serata da lupi.