All’indomani della prima sconfitta stagionale per i lupi guidati da coach Vitucci salta fuori un particolare imbarazzante che sembra aver condizionato i minuti finali del match.
Analizziamo e spieghiamo passo per passo l’inconveniente tecnico:
A 32 secondi dalla fine del match Pesaro è avanti di un punto ed è in possesso della palla, passano 10 secondi e Avellino commette fallo (4° di squadra). Essendo passati soltanto 10 secondi, il cronometro normale segna 22 secondi mentre quello dei 24 segna 14 secondi. Ed ecco che arriva l’errore, anziché riprendere il gioco con 14” a disposizione della squadra ospite, al tavolo, resettano il cronometro facendolo ripartire nuovamente da 24” pertanto Pesaro si ritrova ad eseguire un’ultima azione senza cronometro dei 24”. Risultato? Avellino obbligata al fallo e partita finita. In caso di corretto utilizzo del cronometro la Sidigas avrebbe potuto beneficiare di una decina di secondi per organizzare l’azione offensiva e chissà, ribaltare anche il risultato.
Una svista grave da parte di coach Vitucci e dei suoi assistenti che è costata la sconfitta ai biancoverdi.