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Parisi profeta in patria: in gol al Partenio come De Napoli e Sorrentino

La conclusione debole di Di Paolantonio che diventa un assist, il dribbling al portiere, la rete che si gonfia. E poi la corsa sfrenata verso la Curva Sud. Verso la sua gente, verso i suoi amici, con il cuore a mille tra adrenalina e incredulità. Questo pomeriggio Fabiano Parisi ha realizzato uno dei suoi sogni da bambino: ha segnato un gol al Partenio con addosso la maglia biancoverde. Non una qualsiasi, ma quella della squadra della sua città e del suo cuore.

Un’emozione indescrivibile quella vissuta dal giovane terzino di Serino, sempre più idolo del tifo irpino, che al tempo stesso ha sbloccato il risultato ed è entrato nella ristretta cerchia dei calciatori irpini capaci di realizzare un gol – con la maglia dell’Avellino – nel proprio stadio. Un onore per pochi, anzi pochissimi. Negli ultimi quaranta anni, infatti, soltanto due “lupi” erano riusciti a fare altrettanto. Si tratta nello specifico del centrocampista Nando De Napoli – nato a Chiusano San Domenico, unico biancoverde ad aver disputato un Mondiale con la Nazionale – e dell’attaccante Tonino Sorrentino (nato a Melito Irpino).

Due sono le gioie vissute da “Rambo” De Napoli di fronte al pubblico di casa, datate rispettivamente 22 gennaio 1984 (2-1 sull’Ascoli) e 9 marzo 1986 (2-1 sulla Sampdoria). Un solo centro dal sapore speciale invece per Sorrentino, che il 27 febbraio 2004 – poco prima di compiere 19 anni – decise la sfida con il Venezia (1-0). Le carriere di De Napoli e Sorrentino hanno poi preso pieghe totalmente diverse, ma nel loro cuore restano indelebili il brivido provato al momento di quelle reti e l’urlo di gioia del pubblico del Partenio, che in queste circostanze – come si può notare – ha sempre visto trionfare l’Avellino.

Il percorso di Parisi è ancora agli inizi e l’augurio è che il numero 18 della squadra di Capuano possa ripercorrere le orme di De Napoli in termini di vittorie e soddisfazioni personali, ma a prescindere da questo è certo che il pendolino di Serino non dimenticherà mai quell’attimo in cui oggi la palla ha oltrepassato la rete. Un attimo eterno, sognato a lungo, che consegna il suo nome alla storia dell’Avellino.

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