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Scandone Avellino, le sconfitte salgono a sei: vince la Frata Nardò

Trentacinque minuti di buona Scandone Avellino non bastano ad evitare la sesta sconfitta consecutiva che arriva sul campo della Frata Nardò che si conferma terza forza del girone D di serie B conservando l’imbattibilità casalinga. Fatali gli ultimi cinque minuti del match in cui a prevalere è il fattore esperienza dei leccesi (trascinati dai diciannove punti di Zampolli) che dà loro l’opportunità di chiudere anzitempo la contesa. Per i biancoverdi unico in doppia cifra è Andrea Locci con undici punti.

Il tabellino del match

Coach De Gennaro si affida al quintetto già visto all’opera nell’ultima trasferta di Sant’Antimo con Erkmaa in cabina di regia. E’ Coviello il protagonista nelle prime battute di gioco con cinque punti consecutivi che scaldano il pubblico del  Pala “Andrea Pasca”.  Gli ospiti non si scompongono ma sono bravi a restare concentrati con la testa nel match: Locci firma il 7-6 ma nella propria area c’è da fare i conti con la maggiore fisicità dei pugliesi che tentano la prima fuga col contropiede di Zampolli che fa registrare il 15-10. La Scandone tira bene in avvicinamento al ferro mentre dalla lunga distanza la Frata è molto più pericolosa con Bjelic che deposita la bomba del 18-12. Avellino resiste alle sortite offensive di Visentin e compagni che devono incassare la tripla di Rajacic (25-21 all’11’) dopo sette errori di squadra. Bjelic continua a far male dai 6,75 metri ma è la difesa di Nardò a salire di colpo producendo qualche forzatura dei lupi che restano in scia con Marzaioli che trova la strada del canestro (35-29). Avellino rientra col giusto atteggiamento dagli spogliatoi. De Gennaro ordina la zona in difesa che consente di forzare qualche tiro agli avversari. A ciò si aggiunge una buona circolazione di palla che produce i canestri di Eerkma da sotto e la tripla di Rajacic del 47-41 al 22’. Sale di colpi Azzaro che punisce alcune mancata chiusure della retroguardia irpina così da regalare il + 12 (53-41) dopo ventisei minuti di gara con la Scandone incapace di andare a punti dopo quanto di buono fatto vedere in precedenza. Nardò è lesta nel punire alcuni possessi mal gestiti dagli avversari che faticano più del dovuto contro la difesa di casa chiesta a sua volta da coach Quarta ai  granata che scappano con la bomba di Burini che dà la scossa. Il leit – motiv prosegue sempre sulla stessa falsariga di quanto visto in precedenza. Uno spento Cherubini lascia il campo a Ventrone che in avvitamento s’inventa un bel canestro che, unito a quello di Andrea Bianco, tieni aperti i giochi in una fase dell’incontro in cui la Frata sembra perdere smalto al momento di tirare. Nel quarto periodo il coraggio della Scandone non viene premiato perché a prevalere è la maggiore esperienza degli uomini di punta del sodalizio brindisino  che trova continuità dall’arco con Burini. A completare l’opera ci pensa Coviello  che regala le quindici lunghezze di vantaggio sul 69-54. Nemmeno l’infortunio di Azzaro scuote la Frata che col suo cinismo punisce gli errori della difesa avellinese che nulla può sulle conclusioni di Bjelic e Coviello che mettono al sicuro  la vittoria della Frata che rispetta così il pronostico della vigilia. Nei minuti conclusivi il classico “garbage time”. Finisce 73-64.

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